IL FATTO
– “Non ho più le forze, altrimenti lo avrei riparato io. Non ci vuole assolutamente nulla”. E’ l’amara riflessione di un distinto signore con capelli bianchi e cappello a tesa larga in testa che lo scorso 4 gennaio passeggiava con passo stanco e malfermo davanti all’elegante chiesolina di Laureto. Una parte del tetto della canonica è crollato e quello squarcio sta indebolendo anche la chiesa intitolata ai santi Biagio e Teodoro.
Ha forme e grandezze che raccontano storie di semplicità, armonie e anche ricchezza. I mattoni del campanile a vela ne sintetizzano la sobria armonia, neppure scalfita dall’orribile comignolo lì vicino. La bellezza vera oscura sempre il resto.
Laureto insieme alle chiese di campagna della parroccchia di Mondaino, Montespino e Cerreto, accoglie ancora i fedeli. Vengono aperte al culto a turno la domenica.
Ma che cosa fare per riportare la canonica in buono stato? Lo chiediamo a don Giorgio, 38 anni, originario di Poggio Berni, da 6 anni è il parroco di Mondaino, con propaggini a Cerreto (Saludecio) e santuario di Trebbio (Montegridolfo). Racconta: “Sulla canonica di Mondaino non si riesce a trovare un disegno per il futuro. Ci vogliono tanti soldi e noi non li abbiamo. Negli anni addietro si era cercato di donarla a qualche parrocchia della costa che ne potese fare un punto di ritrovo. Si era pensato di ricavarne degli appartamenti insieme all’Acer, o col Comune. Ma niente. Siamo disposti anche a venderla”.
Costruita nella seconda metà del ‘700, l’interno è piacevole ma non ospita opere d’arte di valore. Ci sono oggetti di culto care ai parrocchiani, come la tela con i Due Santi ed una che reca la Crocifissione.
La terza domenica di maggio, si celebra la festa della Madonna della Misericordia. In buono stato invece le chiese di Cerreto (Festa della Madonna la prima domenica di ottobre) e Montespino (festa della Madonna la prima domenica di settembre).
Bellissima, scrigno di opere d’arte la chiesa di Mondaino: tele di Picchi, Brancaleoni e Pomarancio. Avrebbe bisogno del restauro della navata e del presbiterio, una nuova pavimentazione e rivedere riscaldamento e illuminazione.