LA STORIA
Di origine umbra, seguace dell’ordine dei gerolomini, Natili ha un’esistenza vivace e spumeggiante. Passa la maggior parte della propria vita adulta prima in Germania (Baviera) e poi in un convento del proprio ordine nei pressi di Vienna. Erborista, diventa guaritore e confessore della famiglia imperiale asburgica. Le sue relazioni probabilmente gli permettono di incamerare molto danaro.
Natili giunse a Misano grazie ad un collega riminese. Aveva una certa disponibilità economica che gli permise di costruire il grande complesso, al quale prestarono gratuitamente la manodopera tantissimi misanesi che abitavano nelle case coloniche delle vicinanze. Va ricordato che allora le chiese più vicine erano quelle di Misano Monte, Scacciano e la chiesolina dell’Agina. L’iniziativa del frate all’inizio fu salutata con entusiasmo dalle autorità civili. Il sindaco Giovanni Del Bianco nel 1902 fece deviare via del Carro fino al convento.
Ci vollero tre anni di lavoro per tirar su la chiesa e le sue due ali di celle, una per gli uomini e l’altra per le donne. Carattere difficile, abbandonato dai cittadini, dalle autorità ecclesiastiche e civili, Pietro Natili muore nel 1914; solo pochi fedeli partecipano al suo funerale. Probabilmente dovette essere così arrabbiato da lasciare il complesso conventuale in eredità agli Asburgo. Successivamente la salma venne traslata dal cimitero di Misano Monte nella chiesa del suo convento; “una piccola croce nel pavimento indica le spoglie”.
Il suo ordine, per mancanza di vocazioni, viene soppresso dal papa Pio XI, nel ’33. Nel ’35, vi entrano le Suore del Divino Amore. Saranno costoro a scoprire la vera proprietà del complesso conventuale. Le religiose dovevano effettuare dei lavori, ma il compianto geometra Cesarino Berardi scopre la vera proprietà. Le suorine entreranno in possesso della struttura soltanto attraverso l’usucapione.
La chiesa è molto frequentata durante la messa delle 10 della domenica mattina; mentre il convento fino ai primi anni Settanta ospitò le scuole medie di Misano.
La figura del frate lega profondamente Misano alla Germania, dove il Natili fondò un ordine di suore nell’alta valle del fiume Meno.
La biografia
– Nasce il 26 settembre del 1842 a Collestatte (Terni).
1858 – Entra nel noviziato dell’Ordine dei Geronimitani.
1865 – 15 aprile ordinazione sacerdotale e laurea in teologia.
1870 – Si reca all’estero per trovare aiuti per il suo Ordine.
1874 – Segretario della Nunziatura di Monaco di Baviera (anche a Vienna, quando?)
1890 – A Monaco fonda una comunità di pie donne per assistere poveri ed ammalati in nome della divina misericordia. Sarà il nucleo di due congregazioni religiose: le suore di San Francesco a Vierzehnheiligen (Bad Staffelstein) e le suore di San Francesco Solano per le missioni.
1900 – Accusato di pratiche abusive dell’arte medica, si ritira in Italia (forse espulso). Il suo ordine a Roma è privo di governo.
1900 – Chiede il permesso di fondare una chiesa e un seminario per formare fratelli giovani nella vita di preghiera.
1902 – La costruzione a Misano Mare è realizzata; ma il parroco si oppone alla creazione di una parrocchia.
1904 – Natili viene espulso dal proprio Ordine.
1905 – Malato, chiede aiuto dalla sua comunità in Germania. Gli manda suor Rita Morath e una candidata per assisterlo.
1914 – Natili muore il 18 febbraio a 71 anni. Funerale al cimitero di Misano Monte alla presenza di pochi fedeli.