riPOETTTando11 nel FU.MO– Questa seconda edizione di FU.turismo MO.rcianese ha visto la partecipazione di numerose persone nei tre giorni della Festa Futurista.
Uno degli aspetti più interessanti è stata la grande partecipazione di tutti i negozi del centro che sono stati addobbati secondo disegni o ideazioni di ispirazione futurista, la qual cosa ha comportato una ricerca, uno studio ed una realizzazione creativa che ha richiesto alcuni mesi.
Questa generale partecipazione e ricerca culturale su temi ed artisti del Futurismo è forse la cosa più importante, perché ci rende tutti più consapevoli della importanza mondiale del Futurismo, con la sua rivoluzione, nel 1909, in tema di arte, musica, letteratura e stile di vita.
Un peso determinante in tema di innovazione artistica, pittura e scultura, è stato apportato da Umberto Boccioni, il quale, è bene ricordarlo, è morcianese, perché pur essendo nato a Reggio Calabria, i genitori vivevano a Morciano in quel periodo.
Tale casa di Boccioni dovrebbe essere destinata a Museo Boccioni, ma nessuna amministrazione sembra curarsene, non comprendendo l’importanza di ciò, per lo sviluppo culturale ed anche commerciale di Morciano.
La novità del salotto culturale futurista è stata interessante e da replicare.
Bello il concerto degli intonarumori e la esposizione di tali strumenti.
Lo spettacolo da me ideato “riPOETTTando11” è stato dedicato ad Umberto Boccioni.
Le grandi novità di questo spettacolo sono state la lettura di una poesia e di due testi di teatro sintetico scritti da Boccioni, si è vero, Boccioni non è solo un eccezionale pitture e sculture, ma anche autore di poesie e testi teatrali.
Altre grandi novità, sono state la presentazione di musica e canzoni originali futuriste.
Come già l’anno scorso, ho presentato tre mie poesie di ispirazione futurista, Vacanze a Saint Tropez, aria e a Umberto Boccioni.
Hanno partecipato, oltre al sottoscritto, Caterina Colombaroni (voce), Caterina Tonini (pianista), con lo speciale intervento di Antonio Maria Magro (voce recitante).
Questo spettacolo che si può ritenere l’unico di tutta la Festa Futurista basato su poesia, musica e canto originale futurista, non è stato considerato nel suo giusto valore culturale, perché gli orari imposti per la sua realizzazione sono stati in gran parte oltre le 24.
In questo modo si è di fatto impedito a tutti di poter conoscere poesia, musica e canzoni originali futuriste, a vantaggio di cosa? Forse di musica elettronica da incubo tenutasi sabato dalle 23.30 alle 24.30 nel palco di via Roma (di fianco alla nostra postazione) con nessun spettatore!!!
Chiedo scusa alle persone, che mi seguono da anni, per gli spostamenti e la tardività degli orari.
Il senso dello spettacolo è una questione importante di necessaria competenza professionale.
Avrei desiderato più musica originale futurista eseguita dal vivo e qualcosa di teatro futurista sintetico o di varietà in originale.
L’auspico che FU.MO. sia sempre più di valenza culturale e non solo prevalentemente di valenza commerciale.
(Giuliano Cardellini)