IL FATTO
– Se bastasse essere uno dei posti più belli d’Italia per avere successo, Gabicce Mare avrebbe turisti 24 mesi l’anno, invece uno strano baratro sta inghiottendo prima ancora del suo patrimonio turistico la sua anima imprenditoriale. Negli ultimi due anni le presenze sono diminuite di 52mila unità: meno 25.000 nel 2010, meno 27.000 nel 2009. Nel 2010 le presenze complessive sono stati 620.000. Meno di quelle di Misano Adriatico. Forse per via della bellezza del Monte, il dato sembra non avere spiegazioni.
Giriamo la domanda a Angelo Serra, presidente degli albergatori. Argomenta secco: “E’ facile capire la crisi. A Gabicce c’è una politica sbagliata del Comune. Ci sono buche dappertutto. La città non era pronta ad accogliere i ciclisti per la settimana di Pasqua e non è mai preparata prima della stagione. Il secondo aspetto è che siamo terra di confine: né Marche, ma neppure Romagna. Le Marche ci hanno dimenticato nel sostegno alle nostre manifestazioni. Fino a qualche anno fa eravamo il fiore all’occhiello marchigiano; oggi siamo la maglia nera. Dal 2008 abbiamo fatto una ventina di convegni sul rilancio turistico. Ma il risultato vero è stato un lungo bla bla bla. Se non si investono risorse è tutto inutile. Ad esempio, come città non abbiamo fatto nessuna convenzione con l’aeroporto ‘Fellini’ di Rimini. Si è mosso da solo qualche albergatore”.
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