PERSONE
– Se insieme anche l’acqua è più buona, il caffè diventa bevanda afrodisiaca, la cacciagione condivisa è roba da paradiso. Walter Ghinelli, Sergio Morotti, Claudio Baschetti, Riccardo Barogi, Gianni Piccioni, Nicola Simoncini prima ancora che cacciatori sono amanti dei bei luoghi e della buona tavola. Vanno per selvaggina in paesaggi unici: Dovadola, Imolese, a Montespino (Mondaino), Gesso e dintorni.
Lo fanno almeno una volta la settimana; quando esce anche Piccioni è d’obbligo finire al ristorante, altrimenti è meno divertente. Ogni tanto, solo come scarpinatore, si aggrega anche Bruno Fabbri.
Il manipolo di amici di tanto in tanto si ritrova attorno al tavolo per degustare la loro cacciagione. Mentre una volta l’anno, con la scusa di svuotare i freezer, organizzano una cena con oltre cento invitati. Quest’anno si è tenuta lo scorso 8 aprile nella bella sala del Villaggio Argentina: amici, autorità, imprenditori, politici.
Il menù: pinzimonio, polenta al capriolo, pappardelle alla lepre, patate al forno (alla romagnola), dolci a stufo (ciambelle, crostate, cantucci), fragole, liquori. Il tutto innaffiato con i vini di Giancarlo Ciaroni e Bruno Sacanna.
Ai fornelli un grande cuoco misanese, Nicola Simoncini. Alberghi di qualità nel suo curriculum, è sempre disponibile per le associazioni. E’ ai fornelli per la cena sociale Gs Valconca-Ottica Biondi (ne indossa i colori), per le serate di beneficenza del bar della Cella, per la sua combriccola e altro ancora. Gli amici di avventura lo hanno premiato con una pergamena; lo scorso anno il riconoscimento venne ricevuto da Walter Ghinelli per aver vinto il campionato italiano. Con Nicola in cucina anche Pietro.
Per i cacciatori la gratificazione è la presenza degli ospiti. Oltre alla selvaggina, sostengono lo sforzo economico dell’intera serata. Ed il lavoro.