LA CULTURA
– Carlo Sini, Massimo Cacciari, Dacia Maraini, Franco Cassano, Michele Serra, Giangiorgio Pasqualotto, Margherita Hack, Remo Bodei, Edoardo Boncinelli, Pierluigi Celli, Fernanda Pivano, Dori Ghezzi, Franco Cassano. Sono tutti grandissimi intellettuali. Vengono gratis a tenere le conferenze a Misano e questo grazie all’ottimo lavoro ed ai rapporti interpersonali di Gustavo Cecchini, il direttore della biblioteca.
Maurizio Viroli è l’ultima raffinata mente che ha detto no al gettone. Il politologo romagnolo è un uomo che si diverte con la cultura e ancor di più con la vita. Lo scorso 4 novembre ha tenuto ancorate alle poltroncine una sala piena come un uovo. Nella prima oretta ha messo a fuoco il pensiero di Machiavelli; nella seconda ha risposto alle domande. Se nel primo giro è stato interessante ma richiedeva la forza dell’attenzione, nelle risposte è stato anche piacevole; l’attenzione veniva da sola. In sintesi ha detto che il problema dei problemi degli italiani è la credibilità. E che ci vogliono esempi nella classe dirigente; cioè i fatti non possono essere disgiunti dalla parola. E’ questo che manca: la relazione fatti-parole. Lui, Viroli, ha dato un piccolo grandissimo esempio: non ha voluto un centesimo per la sua conferenza. Insomma, il bel pensiero si coniuga con la bella persona. Viroli è un maestro vero. Un bell’esempio da proporre ai giovani e non solo. Il ciclo di quest’anno ha avuto come tema “I nuovi piaceri della vita. Alla riscoperta dell’uomo autentico”.
Il teatro Astra, per tutt’e nove le serate era di un pieno che commuoveva. Solide basi di 20 anni, le serate misanesi hanno la forza di attirare centinaia di appassionati di ogni età anche da molto lontano (Urbino, Perugia). Insomma, come ha detto qualcuno fino a quando l’anima è inquieta, il futuro potrebbe essere anche migliore di questo. Sarà poi davvero così?