Una figura di personalità e spessore che ha lasciato una profonda traccia del suo operato in esperienze solidali, nell´esercizio della libera professione, in consulenze e nel mondo della scuola…
Il Centro di Servizio riminese, coglie così l´occasione di un incontro, ospitato alle 16 nella sala del Bonarrivo in corso d´Augusto 231, a Rimini, per presentare “La maestra delle emozioni”. Un testo in cui sono raccolte le relazioni scritte da Raquel per presentare le proposte di lavoro e le attività svolte nelle scuole, in un periodo che va dal 2005 al 2010. Il senso più profondo di queste pagine è quello interpretato da Raquel stessa, ossia “Educare alle emozioni”. Dietro questo titolo c´è, infatti, lo sforzo non solo di avviare un percorso formativo di qualità, ma anche una descrizione di quanto succede con gli scolari e familiari in relazione agli stimoli che intervengono proprio sulle emozioni modificando lo status quo adagiato sui luoghi comuni del modello sociale, dove le emozioni non sono quasi mai messe in primo piano.
Esaminando questo percorso tracciato da Raquel si può scoprire la ricchezza di un lavoro realizzato attraverso diversi progetti per la prevenzione al disagio scolastico, promossi in rete da alcune associazioni di volontariato riminesi. Il suo lavoro ha raccolto attenti consensi da parte da parte di insegnanti, alunni e genitori.
In precedenza, era stato pubblicato da Volontarimini un altro testo dal lungo titolo e di grande attualità sulla crisi della coppia: “Come vuoi che ti ami, se non vuoi che ti ami come vorrei amarti?”.
La scuola e la famiglia vengono quindi ripensate come luoghi privilegiati per il confronto e la riflessione, per imparare ad accogliere e accettare le proprie emozioni, i propri limiti e le risorse del singolo in un clima di rispetto delle differenze di ognuno e di riconoscimento reciproco.
Proprio la spinta impressa in fatto di solidarietà e interventi nel sociale ha offerto nuovi spunti e idee. Contaminazioni verso percorsi innovativi che hanno condizionato le scelte delle associazioni con progetti rivolti a una larga fascia sociale. In questo ordine di idee, si sviluppa l´opera della psicologa argentina, importante figura di riferimento per il volontariato riminese. Un intervento svolto in coincidenza di tempi in cui il valore sociale dell´istruzione attraversa una trasformazione significativa, in cui il rischio è che l´educazione diventi sempre più “certificativa” e, anziché abbatterle, vengano marcate ancora di più le differenze socioculturali di partenza di ogni individuo. In questo contesto il volontariato insieme a genitori, insegnanti e dirigenti scolastici ha sviluppato e promosso nuovi percorsi per consentire di “fare una pausa”, rispetto alla fretta imposta dalla società, in cui leggere le dinamiche dei gruppi dedicando la massima attenzione alle modalità relazionali e agli aspetti comunicativi. Un´idea, quindi, di scuola/territorio come “comunità educante”, di responsabilità condivisa nell´educazione, di promozione della libertà. Le finalità delle associazioni? Evidenziare la cultura del volontariato ed entrare in modo coinvolgente in una filiera scolastica coinvolta e preparata anche alla solidarietà. In questo si ritrova il messaggio che ha lasciato Raquel proiettata verso una nuova mentalità progettuale in grado di sostenere la rete di relazioni creata per una educazione più completa, più accessibile, più diretta. Un capitolo esperienziale in cui nuove forme di intervento rivoluzionano il senso di una pedagogia delicata ma anche con il piglio determinato delle prassi solidali, dove il volontariato esprime in pieno i suoi valori. Il libro, come opera postuma, recupera alcuni testi, riflessioni e considerazioni di Raquel sui progetti promossi all´interno delle scuole. Un tentativo di ripercorrere un lavoro complesso che offra spunti interessanti e strumenti concreti per l´attivazione di nuove idee negli istituti scolastici. La “maestra delle emozioni” ha colto una dimensione più ampia della scuola in cui i tre attori principali, alunni, genitori e insegnanti, vengono considerati componenti essenziali per un percorso educativo condiviso ed efficace. Un processo orientato alla teoria socio-cotruttivista dove i diversi soggetti interagiscono e partecipano attivamente alla costruzione di attività multidisciplinari. Un´idea vincente i cui buoni frutti si possono cogliere direttamente nelle parole di affetto dei protagonisti per Raquel, raccolte nel capitolo a lei dedicato.
La pubblicazione si completa con due appendici, la prima offre esempi di metodologie ed esercizi concreti per lavorare nelle classi su questi temi, la seconda è per gli insegnanti con dispense che l´autrice era solita distribuire durante gli incontri a loro dedicati. Il testo non ha la presunzione di spiegare come e che metodologie adottare per operare all´interno delle classi, quali strumenti è meglio utilizzare e quando. Semplicemente, presentando il lavoro svolto da Raquel insieme alle associazioni, ha l´obiettivo di porre l´accento su una tematica importante e di offrire spunti e stimoli concreti per attivare nuovi percorsi con le classi, mettendo l´accento sulle emozioni e sulle relazioni, troppo spesso dimenticate in una società segnata dai ritmi sempre più raqpidi delle dinamiche di mercato.
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