PERSONE
di Matteo Marini
– Giuseppina ha un orto e il pollaio a San Giovanni, in via Cassandro. Quando torna a casa, la sera, calcola bene i tempi. Tra le 18 e le 19 non ci prova nemmeno ad avventurarsi col suo pandino da via Case Nuove verso casa sua a Misano, passando per via al Mare. “Evito il boom degli operai”, così la chiama la teoria nervosa dei veicoli dei lavoratori (tutti, operai, impiegati e imprenditori) che a passo d’uomo formicola dal posto di lavoro agli altri impegni della giornata fino a casa.
Uno scenario che potrebbe cambiare già da settembre, quando sarà attivata la nuova tratta della Tram, la linea 125, con diverse fermate lungo via Malpasso e via Vivare fino alla zona artigianale di Cattolica. E’ un passo ulteriore nel progetto portato avanti dalle amministrazioni comunali di San Giovanni e Cattolica assieme alla Provincia. Si chiama progetto Power Itaca (che sta per Innovative Trasport Approch in Cities and Areas) che mira a trasformare il polo produttivo dei due comuni in un organismo unitario, più vivibile e funzionale sia ai lavoratori che agli imprenditori.
Lo studio, effettuato dalla società Europa inform consulting, parte dall’analisi dei questionari distribuiti a oltre 1500 addetti. Gli 800 moduli restituiti hanno permesso di tracciare un quadro della mobilità da e verso la zona artigianale che vede al primo posto l’uso dell’automobile per andare al lavoro: la utilizzano il 95 per cento dei 2.000 lavoratori. E nonostante il 34 per cento abbia dichiarato di abitare in un raggio compreso tra i due e i cinque chilometri dall’impiego, solo l’otto per cento utilizza la bicicletta per andare al lavoro. Dallo studio emerge che tutta la zona è l’ideale per spostarsi in macchina, viste le strade larghe e l’abbondanza di parcheggi. E non esistendo ancora una linea di trasporto pubblico l’alternativa per chi viene da più lontano sono sempre le quattro ruote. Molti però, rispondendo alle domande del questionario, si sono detti ben disposti a utilizzare un mezzo pubblico. Da settembre, quindi, un autobus della tram arriverà da Cattolica, passando dalla stazione per raccogliere i pendolari che giungono da Riccione, Rimini e da sud, per via Allende e via al Mare, farà tappa in via Castagni, tre fermate in via Malpasso, proseguirà in via Vivare, via Respighi, via Bizet, e via Mercadante. Per poi tornare a Cattolica per via Cabral, una fermata alle scuole medie e poi di nuovo in Stazione.
Il progetto Power Itaca, presentato a marzo, comprende non solo l’attivazione del trasporto pubblico, ma tenterà di “persuadere” i lavoratori a modificare le proprie abitudini per renderle più sane, andando incontro alle esigenze e alla disponibilità a modificare un po’ il proprio stile di vita, e le aziende dovranno dare una mano. Il polo industriale di San Giovanni ha già una pista ciclopedonale, che presto sarà raccordata con Cattolica con la costruzione del nuovo ponte sulla A14, e la creazione di un parco bici per il bike sharing, fornite dalle imprese e anche un car pooling (ancora dall’inglese: mettere in comune l’auto, condividere). Oltre a questo è prevista una riqualificazione dell’area, anche nell’aspetto e soprattutto la figura di un “mobility manager” (il manager della mobilità, che poi in italiano è quasi uguale, ma in inglese sembra più efficace) e la creazione di un portale internet dove sia possibile coordinare e fornire informazioni sull’assetto dell’area.
Il senso di tutto è abbattere i confini e creare un sistema organico: “La zona industriale di San Giovanni e Cattolica sono e saranno sempre di più un’unica entità – spiega Nicola Gabellini, assessore alle Attività produttive del comune di San Giovanni – e Power Itaca sarà un esempio a livello nazionale. Non a caso Europa Inform ha vinto con questo progetto il bando europeo per i progetti sulla mobilità”. Verso la conciliazione tra “tempo di lavoro” e tempo di vita. In questo senso va anche il progetto, che sta prendendo corpo concretamente, dell’asilo interaziendale. A fine luglio si è svolto un primo incontro tra i sindaci dei comuni interessati (al tavolo c’erano il comune di San Giovanni, Cattolica, Gradara e Gabicce) e, probabilmente già dal 2012, più di 60 bambini, figli dei lavoratori delle aziende, troveranno posto nelle nuove aule, realizzate grazie a un contributo di 400.000 euro della Provincia. E che troverà posto nelle aule dell’attuale asilo di via del Paradiso. Un progetto che però non sarà calato dall’alto, ma dovrà trovare collaborazione dalle imprese che vorranno essere partner del progetto. “Ci sono dei contributi da parte del ministero delle Pari opportunità – conclude Gabellini – che le aziende potranno destinare proprio a questo scopo”.