AMMINISTRAZIONE
di Ecci
La partita del futuro nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini si gioca sul campo dell’informazione e comunicazione. La rete con le sue diverse potenzialità diventa decisiva. E’ un problema di democrazia
Cattolica si è indebolita. Ritornare con autorevolezza a battere i pugni sul tavolo di Provincia, Regione, ecc., di pretendere servizi di qualità dalle aziende partecipate che erogano servizi in città, a partire da Hera
Fiduciosa attesa
Amministrazione e Consiglio comunale si sono insediati da una ventina di giorni. Troppo poco tempo per aspettarsi scelte importanti e dare giudizi. Sarà la stagione estiva. Sarà il clima di ‘fiduciosa attesa’ nei confronti della nuova amministrazione. Sarà il doppio Ko subito dal centrodestra (amministrative e referendum)… comunque sia al momento si nota un’insolita mancanza di polemica politica. Questo è grasso che cola per un’amministrazione appena insediata. Ancora l’è bunaza e biancura…
Macchina comunale
Eppure i problemi, vecchi e nuovi, incalzano. La macchina comunale si è un po’ arrugginita dopo circa due anni di sostanziale letargo. Si consiglia agli assessori e sindaco di definire con autorevolezza i rapporti con i dirigenti. Inoltre bisogna andare oltre alla visita di cortesia negli uffici per incontrare e conoscere i dipendenti. Si tratta di andare settore per settore e ufficio per ufficio per rendersi conto personalmente di quali tipi di servizi vengono erogati e la loro qualità.
Farsi raccontare quali sono i problemi, le eventuali sinergie con altri uffici, verificarne i doppioni. Accogliere suggerimenti e proposte. Insomma stabilire con i dipendenti un rapporto trasparente, autorevole e collaborativo. Va rafforzato il principio della responsabilità, del rendere conto dei tempi stabiliti… dai dirigenti in giù.
La macchina comunale va organizzata avendo una visione complessiva delle esigenze della città. Non ci sono dipendenti di troppo, sono quelli che sono. Il personale va valorizzato con obiettivi precisi per metterlo nelle condizioni di erogare servizi più efficienti e di maggiore qualità. Un s’pò avé li ov sa du torle…
Nuovi e vecchi servizi
Ci sono servizi già in funzione da potenziare, ma soprattutto ce ne sono tanti altri da istituire in funzione di una città che cambia e che ha esigenze sempre più complesse. La direzione è quella di soddisfare una richiesta di maggiore partecipazione e senso civico. Nuovi (o potenziamento) servizi a supporto dell’istruzione, cultura, assistenza, turismo, informazione-comunicazione ai cittadini, immigrazione, manutenzione ordinaria… L’informatizzazione spinta e la formazione del personale possono essere la via maestra. Chi sa al pò tutt…
Attesa di un segnale
Si badi bene, non siamo all’anno zero, ci sono già buone professionalità e senso del dovere, ma la maggioranza dei dipendenti aspetta un segnale forte e chiaro. Se non si interviene in fretta la nuova giunta rischia di essere risucchiata nelle sabbie mobili di una burocrazia autoreferenziale e deresponsabilizzante. Un film che i più anziani hanno già visto. Burdèll, aténti che i lé u si sguéla…
Cattolica indebolita
In questi anni Cattolica si è indebolita, ha perso credibilità ed autorevolezza nei rapporti con gli altri enti territoriali. Le colpe sono essenzialmente due: i limiti degli amministratori (mancava la testa pensante) e il forte debito (scarsa autonomia decisionale). Ci sono tutti i presupposti per uscire da questa tenaglia. Nu mitìv a cul rét…
Battere i pugni sul tavolo
Ritornare a battere i pugni, se necessario, sul tavolo di Provincia, Regione, ecc., di pretendere servizi di qualità dalle aziende partecipate che erogano servizi in città, a partire da Hera.
Questa nel febbraio scorso ha chiuso il suo ufficio di Cattolica nel silenzio più totale. I cittadini non sanno più a chi rivolgersi per risolvere i loro problemi, dalle bollette ai disservizi.
I punti deboli come il bilancio devono diventare punti di forza, i buoni servizi devono diventare punti di eccellenza. Al primo posto vanno garantiti e migliorati tutti i servizi al pubblico. Trasparenza e coinvolgimento sono la via maestra per ogni decisione. I citadén l’è i nost padron…
Non si aspettano miracoli
I cittadini non si aspettano miracoli, soprattutto conoscendo le difficoltà di bilancio aggravate dagli ultimi tagli agli enti locali dalla manovra del duo Tremonti-Berlusconi. Ma la soluzione di tante piccole criticità. Un esempio? Ci sono tante situazioni di strade, marciapiedi, alberature, ecc. dove basterebbero piccoli interventi di manutenzione a basso costo.
Ci sono migliaia di segnalazioni da parte dei cittadini che arrivano in Comune ogni anno. Le segnalazioni dei cittadini meriterebbero una risposta scritta su quando viene eseguito il lavoro, dei tempi di attuazione, oppure una spiegazione del perché non si fa. Dunque organizzare una nutrita squadra di operai e giardinieri. Uj vo’ ‘na masa a ciud cla busa?…
Utilizzare la rete
Potenziare il sito web del Comune. Mailing list di cittadini che vengono informati delle iniziative comunali di ogni genere (anche Sms), della scadenza di documenti, delle opportunità per anziani, giovani, e quant’altro.
La partita del futuro nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini si gioca sul campo dell’informazione e comunicazione. La rete con le sue diverse potenzialità diventa decisiva. E’ un problema di democrazia e di partecipazione. An so cus cl’è sta rete, ma sla pèsca bén cla vènga pu…
Municipio casa di tutti
Il Municipio è la casa di tutti i cittadini. Deve essere pulito e accogliente. Già l’atrio lascia a desiderare. Poi quelle macchinette del caffè col bidone della spazzatura… meglio riaprire il bar. Il cittadino entra dentro e comincia a guardarsi intorno, a sinistra, a destra in alto. Poi s’imbuca nel primo ufficio che incontra per chiedere l’informazione. Ci vorrebbe una segnaletica sull’entrata che indichi la direzione dei principali uffici.
Davanti ad ogni ufficio ci vorrebbe una targa con i nomi degli operatori e l’elenco dei servizi erogati. Si consiglia di produrre un vademecum snello con l’indicazione delle pratiche che svolgono i singoli uffici.
Il vademecum andrebbe distribuito a tutti i dipendenti affinché sappiano dare la giusta informazione di base ai cittadini. Questi, spesso e volentieri, vengono sballottati da un ufficio all’altro con informazioni incomplete o sbagliate. Dmanda ma quèl, dmanda ma clèlt, ormai a ciap un baston…
Amministratori in città tra i cittadini
Cari amministratori, non aspettate i cittadini nei vostri uffici, andate da loro, girate la città prendendo visione delle criticità piccole e grandi, prendete nota e fatene progetti. Chiedete ai responsabili della macchina comunale di farsene carico e poi, nei tempi certi, verificatene l’esecuzione.
Fin qui sono stati elencati prevalentemente piccoli problemi. Si crede che per quelli più impegnativi si debbano seguire percorsi di larga partecipazione, massima trasparenza e competenza. E chi tira al cul indré cal vaga a scurgè dri maréna…