Trecento opere, tra cui due quadri giovanili del Cagnacci.
Una sua opera
Piccolo, di valore, quanto sconosciuto. Conserva due opere giovanili di Guido Cagnacci, pittore santarcangiolese di livello assoluto. In tutto le opere esposte sono circa trecento: dipinti, sculture, arredi sacri, paramenti liturgici ricamati, oggetti devozionali, una serie di suppellettili liturgiche in argento, dovute ad orafi romani del Settecento, ex voto. Si tratta di opere legate alla storia, alla cultura e alla religiosità del paese e del territorio, e in buona parte alla devozione, ancora vivissima, per il Beato Amato Ronconi, protettore di Saludecio.
Tra i dipinti importanti anche un Giovan Francesco Nagli, detto “il Centino”; Aperto nel 2001, il Museo Beato Amato Saludecio appartiene alla parrocchia di Saludecio. Il Museo è la testimonianza culturale dello sviluppo economico della cittadina, vero e proprio faro della Valconca nell’800. La sua chiesa, dedicata a San Biagio, è una piccola cattedrale a croce greca. E che cosa dire della dozzina di palazzi nobiliari nel borgo.