MISANESITA’
– “Tutta Misano si chiede come abbia fatto Gianni a fare un olio così buono”. “Ci ha fregato anche quest’anno. Ma come avrà mai fatto!’”. “Prima che iniziasse la gara, ho detto che tu eri il vincitore”. “Bravo, tu sì che hai la testa!”. Alcune delle tante battute che hanno contrassegnato una serata serissima per quanto concerne la seconda edizione della gara dell’olio extravergine di oliva; tutto il resto invece è scivolato all’insegna dell’allegria in stile aia da casa colonica.
Baccalà cucinato da Nicola Simoncini, un grande cuoco, con l’aiuto di Sergio Morotti, la serata si è tenuta nella sala compleanni della Conad Rio Agina lo scorso 28 gennaio. La cena è terminata con i dolci di stagione del forno Bianchi di Riccione, una bontà da leccarsi le dita.
Roba serissima la gara organizzata da “Quelli del baccalà”. Gli 11 produttori sono passati al vaglio di una giuria di prim’ordine. La coordinava Lorenzo Cerretani, un nome nell’olio; con lui: Nadia Moroncelli, Paola Piazza, Giulio Bacchini, Mario Muccini e Patrizio Terenzi. Per allegria, due i garanti di eventuali “imbrogli”, Bruno Fabbri (nella sua busta sigillata i codici delle bottiglie dei relativi proprietari) e Claudio Baschetti (il custode delle bottiglie verdi).
Compito arduo non meno che piacevole quello dei degustatori. Alla fine la scelta: terzo Oleificio Pasquinoni (il corianese, noto per la bontà del suo olio, è stato gradito ospite), secondo Michele Rosaverde, vincitore Giovanni Piccioni. Primo commento: “L’è andè anche stan la trapla” (anche quest’anno c’è stata la sua trappola). Gianni ha avuto l’idea della “gara” lo scorso anno e c’è sempre lui dietro la targa della vittoria, consegnata dal sindaco Stefano Giannini. Insomma, Piccioni ha scritto una bella pagina della piccola storia misanese.
A chi si chiede cosa ci sia dietro l’exploit assistito anche dalla fortuna. Gli informati rispondono che Piccioni precetta familiari ed amici per la raccolta in una sola giornata delle olive. Vengono macinate la sera stessa.
Nella serata, offerta dalla Conad Rio Agina, Gianni Piccioni e gli 11 produttori, sono stati raccolti dei fondi per l’associazione indiana Deeplaya, che si occupa dei bambini abbandonati.