L’INTERVENTO
di Hossein Fayaz*
– Consiglio comunale straordinario lo scorso 27 luglio alle 21. Il principale argomento dell’ordine del giorno di questa imprevista e non pubblicizzata seduta estiva, era l’approvazione della Variante delle Nta (Norme tecniche di attuazione) del Prg (Piano regolatore generale) vigente. La seduta è stata sospesa bruscamente dal sindaco Claudio Battazza, dietro la ferma richiesta del consigliere della minoranza Mario Garattoni nella discussione preliminare sull’ordine del giorno.
Nei prossimi consigli, sono in programma l’assunzione delle decisioni epocali per il futuro di Morciano, senza alcuna consultazione referendaria dei cittadini morcianesi (Art. 39 dello Statuto comunale).
La Variante
L’argomento principale era l’approvazione della variante delle N.T.A. del Prg di Morciano che con le sue norme, spiana la strada alla cementificazione del crinale della collina morcianese e precisamente via panoramica e la possibilità di costruire mini appartamenti di 28 e 50 metri quadrati, oltre a diminuire le distanze dai confini delle lottizzazioni a cinque metri e la superficie del lotto a 500 metri quadrati, oltre a molte altre norme a favore di intensificazione urbanistica: una cementificazione selvaggia dell’esiguo territorio comunale.
Inoltre, con una nuova normativa comunale in materia della monetizzazione degli standard di parcheggi pubblici per i centri commerciali e le nuove abitazioni, si prepara la presentazione del progetto Pru (Piano di riqualificazione urbana) Ghigi che gira da per tutto meno che nel consiglio comunale.
E’ stata negata una copia del verbale della conferenza di programma sul Pru Ghigi, tenutasi nel giugno scorso in Regione a Bologna, pur avendo presentato da qualche tempo una regolare domanda per l’accesso agli atti comunali in applicazione della legge sulla trasparenza.
Com’era prevedibile nessuna delle nostre osservazioni presentate il 2 maggio scorso, sono state accolte dall’architetto Carlo Palmerini dipendente del Comune di San Giovanni in Marignano e Morciano di Romagna per un accordo intercomunale e il progettista della variante in oggetto (costo extra retribuzioni del progetto € 20.025 euro).
Addirittura la parte iniziale ed il punto 3 (appartamenti di 28 mq in ogni unità immobiliare delle zone B/2 e appartamenti da 50 mq da per tutto, la diminuzione delle distanze dai confini e tra le due costruzioni rispettivamente a 5 e 10 ml.) sono stati del tutto ignorati.
Le nostre contrarietà alla monetizzazione di un numero alto di parcheggi pubblici del centro commerciale Ghigi, è stata liquidata senza una ragionevole risposta, usando la vaga formuletta “osservazione non pertinente”.
L’osservazione al conferimento di maggiori poteri discrezionali al dirigente dell’ufficio di Edilizia Privata (Art. 10, comma 1 – Modifiche e integrazioni all’articolo 40 bis delle N.T.A. del vigente Prg), addirittura è stata negata la sua esistenza nella variante. Occorre portare sempre in consiglio comunale tutte le convenzioni con i privati, per valutare l’interesse pubblico e decidere di conseguenza.
Le corpose, elaborate, documentate e motivate osservazioni del consigliere comunale Mario Garattoni, nella maggioranza assoluta non sono state accolte.
Chiediamo ancora una volta, perché il Comune deve concedere l’autorizzazione a costruire un ecomostro con circa il doppio di quello che è stato previsto dal Prg vigente nel centro del Paese in cui viviamo e persino privo di numero sufficiente dei parcheggi pubblici previsti dalla legge.
La costruzione di questo centro è d’interesse di tutti gli abitanti di Morciano. E’ inevitabile la sua incidenza sul nostro vivere quotidiano. Perché i morcianesi non possono esprimersi a questo proposito?
Rivolgiamo all’amministrazione comunale e la maggioranza questa domanda: la società Rinnovamento Ghigi S.r.l., perché deve avere il doppio di edificabilità e destinazione di uso commerciale rispetto agli altri possessori dei terreni ed edifici edificabili a Morciano?
Continuiamo a chiedere all’amministrazione Battazza di essere trasparente, rendendo pubblico il progetto del Pru Ghigi, già presentato dalla proprietà, e di essere democratico e rispettoso delle norme dello Statuto comunale, organizzando un referendum consultivo (Art. 39), sull’opportunità di realizzarlo cosi come è stato presentato.
*“Comitato per la difesa dei diritti del cittadino