– Vincenzo Salvoni è stato protagonista assoluto della vita politica riminese dal 1859 al
1877: quattro volte deputato, sindaco e assessore di Rimini, Presidente e consigliere provinciale, tra i fondatori a Rimini della “Società Nazionale”, promossa e diretta da Cavour, e poi della Associazione Liberale Riminese. Dal 1877 al 1886 per sei volte prefetto.
“Vincenzo Salvoni era un patriota liberale cattolico, convinto però che l’obiettivo di una unità nazionale sotto la dinastia sabauda mediante l’annessione al Regno di
Sardegna meritasse una ricomposizione dei dissensi politici fra liberali e
democratici. E a questo disegno politico, che era poi quello di Camillo Benso conte di Cavour, il grande artefice politico dell’Unità d’Italia, Salvoni aderì con convinzione e piena partecipazione”.
(Il testo dell’intervento su Salvoni di Zaghini è disponibile sul sito del Comune di
Coriano nel link Biblioteca). Salvani è stato raccontato da Angelo Turchini e Paolo Zaghini lo scorso 29 settembre
nella Sala Isotta di Corte – Coriano Teatro, all’interno il ciclo degli incontri intitolato “Per i 150 anni dell’Unità d’Italia”.
Se Zaghini ha tratteggiato la figura di Salvoni, il professor Turchini, docente dell’Università di Bologna – Sede di Ravenna, ha trattato il tema “Il Risorgimento oggi”, compiendo un’ampia disamina di come questo sia stato trattato nell’ultimo anno sulla stampa e la pubblicistica locale. Ed il giudizio che ne ha dato è stato molto critico, perché “tante chiacchiere e poco lavoro storico serio”: non ci sono stati contributi storici importanti per approfondire la conoscenza di questo periodo storico di fondamentale importanza anche per i decenni successivi.
Il 6 ottobre, il prof. Guido
Bartolucci, docente presso l’Università di Calabria e l’Università di Bologna, ha portatao come tema: “Cristiani, Massoni, Ebrei immaginari ed Ebrei reali nel Risorgimento Italiano”.