LO SPORT
– Chissà se lascia un po’ l’amaro in bocca sapere di essere campione d’Europa di uno sport che, alla fine, non potrà essere il tuo mestiere. Sembra strano a 17 anni, quando ancora vedi il percorso che hai davanti costellato di curve e arrampicate, oltre le quali però immagini la soddisfazione di vedute e paesaggi che ripagano di ogni goccia di sudore. Simone già lo sa che “di pattinaggio non si campa mica” e quindi vale la pena continuare a studiare. Intanto però, lui e Melissa, le loro belle soddisfazioni se le stanno raccogliendo a mani basse, senza fare troppi complimenti.
Simone Cellarosi e Melissa Masini non sono più due promesse del pattinaggio su rotelle. Sono due giovani realtà, indiscutibili, che probabilmente diverranno ancora più grandi. Pattinano insieme da una vita ormai, e grazie alla loro grande intesa sono diventati i campioni d’Europa di pattinaggio artistico danza a coppie. Hanno appena vinto il titolo ai campionati europei di Reggio Calabria e sono in partenza con la nazionale juniores per il Brasile, dove si terranno i mondiali, dal 14 al 27 novembre.
Una serie sorprendente di ottimi risultati negli ultimi sei anni, titoli italiani ed europei, una sfilza di podi e un sogno nemmeno troppo ardito: le olimpiadi. Su questa strada c’è intanto il duro lavoro da conciliare con lo studio, cosa non facile, soprattutto al liceo: “Io studio la sera perché la mattina c’è scuola – spiega Simone al telefono, in sottofondo il rumore dell’autostrada, mentre il padre lo accompagna a Imola, dove si allena. Simone frequenta l’ultimo anno al liceo Volta di Riccione – poi almeno un’ora di macchina fino a Imola e due ore di allenamento. Torno indietro e dopo cena studio”. Uno spirito di sacrificio, una tenacia, che solo una grande passione può alimentare. Ed è questo infatti che lo porta quattro cinque volte a settimana (quando si avvicinano i campionati) ad affrontare gli allenamenti, fino a Imola o addirittura a San Giovanni in Persiceto, la palestra e la corsa.
La carriera di questa affiatatissima coppia è iniziata quasi dieci anni fa nella palestra a Misano. La strada, anzi la pista, però poi li ha portati più lontano. Hanno deciso di cambiare società ed entrare nella Unione polisportiva persicetana. Son tante ore perse ogni settimana a far su e giù tra Romagna ed Emilia “però la pista di Imola ha le dimensioni giuste, 25 metri per 50, come quella del campionato – riflette Simone – e a Calderara di Reno c’è un complesso pattinaggistico con pista in parquet, proprio come quella che troveremo in Brasile. Avevamo fatto richiesta per la pista di Misano ma non ce l’hanno concessa. Ora vedremo con Morciano. E comunque non basta che ci sia un rettangolo di cemento, deve essere pulita altrimenti il rischio di scivolare è alto”.
Ed è dura ma necessario conciliare i libri con salti e volteggi, anche perché non si è mica sempre sulla cresta dell’onda: “La carriera di un pattinatore arriva fino ai 30 anni – racconta – poi è finita. Nel nostro sport non esiste il professionismo, se non per quelli che magari vengono chiamati e pagati per spettacoli o manifestazioni. Insomma il pattinaggio non potrà essere il mio unico lavoro, quindi continuerò a studiare”. Le soddisfazioni economiche infatti sono pochine: “Quando si vince non arrivano soldi. Però magari gli sponsor ci forniscono il materiale, come la piastra dei pattini, lo stivaletto o le rotelle. Non è tanto però per un paio di pattini si può arrivare anche a 1000 euro”.
Le idee chiare, sullo studio e sul suo futuro remoto, ancora Simone non le ha. Per ora restano le rotelle l’unico obiettivo in testa. E il prossimo impegno è uno di quelli da non mancare: “Partiremo con la nazionale per i campionati mondiali in Brasile il 13 novembre”. Assieme a loro anche l’allenatrice Manuela Digiacomantonio. Freschi di un oro agli europei i due ragazzi (Simone è di Misano Adriatico mentre Melissa è di Gabicce Mare) puntano senza timori al titolo iridato. Lo faranno a ritmo di tango (è la musica che hanno scelto per la performance “libera”), di blues e jive.
Un successo enorme è stato già quello di aver staccato i due biglietti per Brasilia, del resto Simone e Melissa danzano insieme da quando sono bambini. L’affiatamento tra i due ormai è storia: “Sono circa nove anni che gareggiamo, con lei c’è grande feeling. Ora speriamo di fare bene a questo mondiale poi si vedrà. Mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi. Il pattinaggio su ghiaccio è già disciplina olimpica, però ho sentito che ci si comincia a muovere perché lo diventi anche quello su rotelle”. Presto la storia potrebbe cambiare quindi. Le rotelle fanno infatti parte degli sport del programma ufficiale dei World games, una specie di “anticamera” per arrivare alle olimpiadi. Così anche Simone e Melissa, (che tra un anno o poco più passeranno tra i “grandi”, nella categoria senior) potranno accarezzare davvero il sogno olimpico di una medaglia con incisi i cinque cerchi.