PERSONE
– Atletico Bango (Maurizio Gambuti), il Circolo Arci, il Bar Centrale (locale sotto i portici comunali chiuso alcuni anni fa), la Violina (zona di Morciano). Siamo nel 1975. Le squadre si affrontano in un divertente torneo estivo tutto di salsa e passione morcianese.
Dietro quel bar Arci, sede in piazzetta Ferri, c’è il gestore Ennio Tagliaferri, un ventunenne. Ricorda: “Ci divertimmo talmente tanto, che l’inverno dopo ci iscrivemmo al torneo Csi (Centro sportivo italiano, un’associazione di ispirazione cattolica) della provincia di Rimini.
Nasce la Stella Rossa (ispirazione di sinistra, se si può dire così), che pochi anni fa cambia denominazione in Sr Morciano. Oggi, c’è l’ambizione di cancellare quell’Sr e lasciare solo Morciano Calcio.
Da allora fino allo scorso luglio il responsabile di quella società è stato Ennio Tagliaferri, un tipico personaggio morcianese. A far compagnia a Tagliaferri in questa speciale avventura umana prima ancora che sportiva una ventina di amici. Amici che si frequentano dalla mattina alla sera con una goliardia scanzonata non meno che intelligente come scriverebbe Gianni Clerici, scrittore, nonché il maggiore giornalista di tennis al mondo.
Lo scorso luglio, il testimone della presidenza è passato a Massimo (Max) Tonini, uno degli animatori della combriccola. Sposato, due figli, Massimo ha una lunga serie di passioni: fa teatro dialettale con Fiorenzo Sanchi, balla liscio al centro parrocchiale insieme ad una quindicina di coppie (Piero Biondi, il maestro). La passionaccia però è il vino; dissimula, ma ne è un arguto conoscitore. Insieme a quel manipolo di amici di cui sopra danno vita ad una gara a coppie (con tanto di cena all’altezza) con dentro il senso della vita. Dice della sua società sportiva che è poi un tutt’uno col resto: “Ci divertiamo a stare insieme. Ridiamo, scherziamo. Vogliamo essere la squadra del paese che vuol fare giocare i propri ragazzi. Nel tempo abbiamo cambiato il nome, ma abbiamo lasciato quell’Sr che è poi memoria. E ci abbiamo aggiunto Morciano Calcio quando un pezzo di città era sparita”.
“Abbiamo costruito -continua il neo-presidente, direttore di una filiale della Bpv – una bella squadra in grado di salire anche di categoria. Insomma, dalla Seconda possiamo fare il salto. Soprattutto, che questa nostra prima squadra possa essere anche il traguardo magico per i bambini. Un po’ come era per noi il Morciano Calcio quando tiravo i calci tra le giovanili”.
“Abbiamo due obiettivi – chiude Tonini -. Il primo è riportare le famiglie a vedere i propri figli in campo. Il secondo, è fare un’unica società insieme al settore giovanile oggi presieduto da Roberto Pecci. Insieme, ci potremmo presentare al Comune e agli imprenditori con un progetto credibile in grado di rivitalizzare la nostra impiantistica sportiva non proprio all’altezza di Morciano”.
Centrocampista-attaccante, Max Tonini è stato una delle bandiere della Stella Rossa. Ci ha giocato dall’82 al 2000.
In questi oltre trent’anni di erba pestata hanno indossato le maglie biancorosse circa 500 ragazzi di Morciano. E’ stata l’alternativa dei tanti che non riuscivano a giocare nel Morciano Calcio, che ballava tra la Prima Categoria e la Promozione. Mentre la Stella Rossa significava Terza con qualche incuneata nella Seconda. Le migliori annate furono quelle giocate dalla classe ’62: Mirco Migani, Fabio Morri, Pio Bilancioni, Roberto Ottaviani, Gianni Bartolini. Tra i capitani di lungo corso: Mario Bonetti, Mirco migani, Giuseppe e Romolo Celli.
Oltre ad essere una delle figure dell’Sr, Tagliaferri da anni svolge un ruolo forte nella politica morcianese. Militante di Lotta continua da giovane, segretario del Pds, dal ’95 al ’99 è stato vice-sindaco con Stefano Dradi.