EDUCAZIONE
– Allarmanti dati provinciali, regionali e nazionali sull’incremento dei contagi tra i giovani non solo dell’Aids, ma anche di malattie quasi ignorate persino dagli adulti, come la sifilide, gonorrea, clamidia e papilloma virus.
Partendo dal presupposto che la conoscenza è la migliore difesa dalle malattie sessualmente trasmissibili, i soci del Leo Club Valle del Conca hanno organizzato in marzo un ciclo gratuito di conferenze volte a sensibilizzare e prevenire le malattie a trasmissione sessuale. Era rivolto agli studenti delle classi IV e V degli Istituti superiori della provincia di Rimini.
Dopo due anni di esperienza maturata al Liceo Scientifico ‘Volta’ di Riccione che ha accolto con grande disponibilità e lungimiranza il progetto educativo, anche altri istituti come l’ITIS ‘Leonardo da Vinci di Rimini’ e l’ISISS ‘Gobetti-De Gasperi’ di Morciano hanno aderito.
Si è verificato che il livello conoscitivo è bassissimo. E’ considerato troppo spesso un argomento tabù che, invece, meriterebbe maggiore attenzione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli adolescenti sono la categoria più esposta, con l’85%, specialmente nella fascia di età tra i 10 e i 24 anni.
Lo scopo degli incontri sono in primo luogo informativo e mirano a stimolare una riflessione e una maggiore consapevolezza. La comunicazione ha un approccio diretto: giovani che si rivolgono ad altri giovani, in maniera chiara, lineare e semplice avvalendosi del prezioso contributo di professionisti.
La scaletta prevede tre interventi integrati: uno scientifico condotto dal primario di dermatologia dell’Ospedale Civile di Rimini, Stefano Catrani; uno di carattere morale affidato ai parroci don Cristian Squadrani e don Massimiliano Cucchi; uno di carattere psicologico condotti dallo psichiatra e psicoterapeuta, segretario dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve, Giorgio Broccoli e dalla psicologa Alessandra Righi.
Anche i ragazzi hanno interagito; infatti, ad ognuno ad inizio dei lavori è sttao consegnato un formulario con 15 domande a risposta chiusa, ma anche come proteggersi e dove curarsi. Il test servirà per testare il polso sulla conoscenza. Le percentuali saranno proiettate e messe a confronto con gli anni passati e con la media nazionale. Successivamente sono stati vengono consegnati fogli su cui scrivere, nell’aninimato, domande o perplessità per ottenere risposte dagli esperti.
Il 77% degli studenti ha dichiarato che un’educazione sessuale è importante e necessaria, un dato molto significativo che supera il 50% raccolto dall’indagine nazionale della Società Italiana Ginecologi ed Ostetriche.
Matteo De Angelis