IL FATTO
– Le associazioni di categoria si devono pagare la promozione sui mercati e nelle fiere, per portare turisti a Cattolica. L’idea è del sindaco Piero Cecchini. La Cna è d’accordo con dei ma. Odoardo Gessi, direttore per Cattolica e Valconca e responsabile dell’area economica, argomenta: “Cecchini ha ragione, ma il potere impositivo ce l’ha lui: addizionale Ici (Imposta comunale sugli immobili) e Irpef, tassa di soggiorno. Una tassa perfetta non c’è, però è possibile. Ci sono dei problemi perché l’addizionale Ici deve essere convogliata per gli investimenti e non per la promozione. Questo della partecipazione delle associazioni alla promozione turistica è un annoso problema. A Cattolica avremmo anche lo strumento che è Promo Cattolica. Per renderla più importante, andrebbe privatizzata”.
Sulla stessa linea di Gessi Attilio Meletti, già presidente della Confcommercio (è commissariata). Afferma: “Se ognuno fa la sua parte tutti si prestano. Vanno sentiti i singoli operatori e vedere se la strada è percorribile. Però ci vogliono progetti, idee. Forse l’idea di Cecchini è più facile a dirsi che a concretizzarsi ma questa è la strada. A priori non boccio nulla, questo non vuol dire però che il pubblico si debba tirare indietro. Se fosse un escamotage per chissà quale risultato tutto sarebbe più difficile. In questo periodo di grande crisi, di grandi sconvolgimenti, non c’è più burro nella pubblica amministrazione, tuttavia non c’è molto da saltare neppure tra i commercianti”.
Maurizio Cecchini, presidente degli albergatori: “Noi non ci tiriamo indietro anche con un contributo volontario, ma chiediamo strumenti fiscali equi per tutti i settori economici. Per la semplice ragione che il turista è di tutte le categorie economiche e che la città è di tutti. Mentre la tassa di soggiorno è la via più iniqua e facile; e non è possibile penalizzare i turisti che scelgono il nostro territorio in questo difficile momento economico”.
Franco Gabellini, presidente dell’Adac: “Io al sindaco Cecchini ho detto che sono d’accordo al cento per cento. Va trovata una maniera affinché tutte le attività economiche della città partecipino alla promozione turistica. Altrimenti, se non si fa niente passa il tempo e qui le cose si mettono male, come avviene a Roma. Va trovato solo come fare. Piero [il sindaco, ndr] è bravo ma miracoli, senza risorse, non ne fa”.