BELLARIA IGEA MARINA – La CNA vuole fare la sua parte e fa pervenire all’amministrazione comunale alcune “direttrici di lavoro” sul fronte entrate e uscite dal bilancio comunale. In sintesi: “no” alla tassa di soggiorno, “sì” sull’IMU ma con un’aliquota base per i fabbricati a destinazione commerciale e artigianale e con aliquota massima per quelli (della stessa tipologia) sfitti. Auspicata anche la riduzione degli oneri di urbanizzazione e di costruzione per le ristrutturazioni edili nella misura minima applicabile dalla Regione. Ancora sul fronte delle entrate del Comune, la locale organizzazione di artigiani e piccole medie imprese ”suggerisce” un eco-pass mediante la realizzazione di una ZTL per autobus turistici. Per le uscite, invece, il Comune – sempre secondo Cna – dovrebbe puntare alla riduzione della spesa corrente, fornire il più possibile un adeguato sostegno al credito alle imprese tramite il Fondo Provinciale a favore di chi si è associato alle cooperative di garanzia fidi. Ben visti anche gli incentivi per la riqualificazione energeticdegli immobili pubblici e privati e la possibilità che il Comune realizzi un programma degli investimenti pubblici utilizzando gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa e con sistemi che tendano a privilegiare la solidità e la professionalità dell’impresa.
Il dettaglio della Nota della presidenza CNA Bellaria Igea Marina
ENTRATE
Tassa di soggiorno non è sicuramente un bel biglietto da visita per una località turistica come la nostra il cui sviluppo è fondato principalmente sull’ospitalità; considerando inoltre che il target prevalente dei nostri ospiti è medio/basso e che in momenti difficili come questi anche poche decine di euro possono incidere sulla scelta della località turistica, ci sono motivi di forte preoccupazione sugli effetti che questa tassa potrebbe produrre sul settore. Sull’introduzione o meno della tassa di soggiorno vi deve essere un’uniformità di comportamento da parte dei Comuni quantomeno a livello provinciale, per non penalizzare alcune località rispetto ad altre; se il Comune dovesse non introdurla, come ne ha in più occasioni manifestato l’intenzione, siamo fortemente contrari che il costo ricada su artigiani e commercianti attraverso l’applicazione dell’IMU con l’aliquota massima, come invece già ipotizzato dall’Amministrazione. Infatti applicare l’IMU ad aliquota massima corrisponde a dei valori pressochè doppi di quanto versato ai fini ICI nell’anno 2011. Si ricerchino a tal fine strade alternative di imposizione e di risparmi di spesa per far quadrare il bilancio comunale. Proposta di applicazione dell’IMU con l’aliquota base per i fabbricati a destinazione commerciale e artigianale, per evitare che la lievitazione dei costi ricada su un tessuto imprenditoriale già allo stremo, in cui la pressione fiscale è aumentata e aumenterà a livello nazionale, e di conseguenza ricadrà sugli affittuari già “strozzati” dal caro affitti; l’applicazione dell’aliquota base già rappresenta un senso di responsabilità rispetto alle difficoltà di bilancio in quanto vuol dire accettare a malincuore un rincaro rispetto ai valori ICI dell’anno 2011 mediamente del 40%. Proponiamo al contrario una maggiorazione (l’aliquota massima) per quei fabbricati della stessa tipologia che restano sfitti: così facendo si vorrebbe riequilibrare il mercato degli affitti ed evitare il degrado cittadino con la presenza di vetrine chiuse come si vede in taluni casi anche in aree di pregio della città. Un’ipotesi di tassazione non presa in considerazione è quella di un eco-pass mediante la realizzazione di una ZTL per autobus turistici: si andrebbe a perseguire la duplice finalità di regolare meglio la circolazione di questi mezzi, la loro sosta e aggiungere una voce di entrata alle finanze locali che non ricade direttamente sulle imprese locali e di modesta entità per gli ospiti, parametrata tra l’altro in funzione del maggiore o minore inquinamento degli autobus. Sostegno all’edilizia. Oneri di urbanizzazione e costruzione per ristrutturazioni edili: in considerazione che il PTCP ha l’obiettivo di fermare il consumo del territorio e quindi perseguire il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, tenuto pure conto che l’Amministrazione Comunale ha in più occasioni dichiarato la riduzione della compartecipazione degli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente del bilancio comunale, ed alla luce del minor gettito degli oneri che di sicuro si sarà nel 2012 in funzione della contrazione del settore delle costruzioni, chiediamo la riduzione degli oneri di urbanizzazione e di costruzione per le ristrutturazione edili nella misura minima applicabile dalla Regione con la finalità di lanciare anche uno stimolo di natura fiscale alla ripresa del settore delle costruzioni. Se questa misura sarà effettivamente di stimolo l’eventuale aumento degli interventi edili andrebbero a riequilibrare i saldi di questa voce di bilancio.
USCITE
Riduzione della spesa corrente, cercando di mantenere gli standard di qualità raggiunti, per poter competere sul mercato. Sostegno al credito. Alla luce della grave crisi finanziaria che colpisce anche il sistema economico e creditizio locale, dell’insostenibile aumento dei tassi di interesse bancari, della sottoscrizione del Protocollo Provinciale per lo Sviluppo e Competitività che pone al centro dell’attenzione le azioni per facilitare l’accesso al credito delle imprese, chiediamo all’Amministrazione Comunale di triplicare lo stanziamento al Fondo Provinciale a favore delle imprese associate alle cooperative di garanzia fidi, alla stregua di quanto disposto in altri comuni della provincia e della storica timidezza del Comune di Bellaria (vedi da ultimo l’esiguo aumento deliberato ad agosto 2011 di soli 1.000 euro) ad investire in questa direzione. Non riteniamo utile che l’Amministrazione vada a costituire un fondo autonomo escludendo il sistema dei Confidi, per il semplice fatto che non andrebbe ad intervenire su quelle aziende che hanno più difficoltà ad accedere al credito e quindi più bisognose di aiuto, mancando pure di cogliere l’effetto moltiplicatore della leva creditizia che riescono a generare. che reca l’effetto volano che solo i consorzi fidi riescono a garantire. Sempre per stimolare il mercato delle costruzioni, prevedere l’introduzione di incentivi per la riqualificazione energetica per gli immobili pubblici e privati adottando piani e regolamenti comunali per l’efficienza energetica, agendo su: riduzione degli oneri di urbanizzazione; esenzione / riduzione dall’IMU e della Tarsu per un periodo adeguato al miglioramento ambientale prodotto ed all’entità dell’intervento. Mantenere in vita il circuito delle manutenzioni ordinarie, utilizzando il sistema delle imprese locali. Un programma degli investimenti pubblici che utilizzando gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa, vada a premiare prevalentemente le componenti della solidità dell’impresa, della professionalità e del rispetto dei criteri di sicurezza e legalità del lavoro.