Meno debito e meno spese. Per essere stato tra i pochi Comuni in Italia ad aver chiuso regolarmente il proprio bilancio nei tempi previsti, Riccione coglie l’occasione per sottolineare il proprio virtuosismo nel far quadrare i conti mettendo in evidenza l’estinzione anticipata di mutui con il conseguente calo del debito e delle spese correnti. Più precisamente il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri giovedì 25 ottobre la manovra di estinzione anticipata di parte dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Grazie alla chiusura anticipata di mutui per euro 4.982.000 – hanno spiegato il Sindaco Massimo Pironi e l’Assessore al bilancio Ilia Varo – lo stock del debito del Comune di Riccione si riduce in misura considerevole, con un recupero di risorse per le spese correnti di 526.000 euro a vantaggio del bilancio 2012 e di 410.000 euro per il bilancio d’esercizio 2013.
Invariate le tariffe IMU, che complessivamente porteranno nelle casse comunali circa 18 milioni di euro (mentre altri 9 milioni dovuti all’IMU andranno allo Stato). Questo pur rimanendo invariate le tariffe IMU, tra le più basse della Provincia di Rimini, mantenendo l’Addizionale IRPEF allo 0,2 per mille e senza incidere al ribasso sul livello dei servizi. Sull’IMU finora – dichiara il Comune – sono stati incassati circa 7 milioni, relativi alla prima rata IMU di giugno. Al 18 dicembre, alla scadenza della seconda rata, l’entrata complessiva sarà attorno ai 18 milioni di euro, mentre la quota di prelievo che andrà allo Stato centrale sarà di 9 milioni di euro.
Il Sindaco Pironi ha dichiarato che “nei prossimi giorni apriremo il confronto con la città e con gli imprenditori sulle linee del bilancio 2013. Prendiamo atto il quadro generale rimane improntato a difficoltà, ma pensiamo anche che la crisi non durerà per sempre e che dobbiamo farci trovare pronti alla ripresa, alla prima spinta favorevole. E per questo serve un patto tra le imprese e l’Amministrazione comunale”.
Redazione Online
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