Presso la Biblioteca Oliveriana sono restano aperte le iscrizioni a un ciclo di sette lezioni a numero chiuso (massimo 65) dal titolo “Canone. Libri da leggere (possibilmente)”. Le lezioni si svolgeranno nel Museo Archeologico Oliveriano con cadenza settimanale a partire da domenica 15 aprile alle 17. Insomma libri che possono aiutare a orientarsi nel mondo, forse dei “fondamentali”. Si comincia con il quarto libro della Metafisica di Aristotele: si direbbe una partenza molto difficile, cioè l’associazione tra colui che Dante chiama “maestro di color che sanno” e il titolo di un’opera che ai più suggerisce vaghezza, rifiuto dell’esperienza concreta, nebulosità. Bisogna allora dire subito che “Metafisica” sta a significare i libri che vengono dopo la fisica nell’ordinamento dato dai dotti. In secondo luogo il quarto libro (o capitolo, diremmo noi), è quello che fonda il principio di non contraddizione, cioè quel principio che marca l’identità degli esseri viventi e costituisce la regola prima di ogni comunicazione che voglia avere un significato. Franca D’Agostini (Docente di Filosofia della scienza al Politecnico di Torino), nota anche per la sua categorizzazione bipartita della filosofia occidentale in “analitica” e “continentale”, si cimenta qui con il tema che oggi le è particolarmente caro: quello del significato della parola “verità”. Insegna Filosofia della Scienza al Politecnico di Torino, ed Epistemology and Political Philosophy all’Università di Milano (Facoltà di Scienze Politiche). Le sue aree di studio sono: Metafisica, Logica filosofica, Epistemologia, Metafilosofia, Storia della filosofia contemporanea. Si è occupata in particolare di Verità, Paradossi, Nichilismo, Argomentazione pubblica, rapporti tra filosofia analitica e filosofia continentale. È autrice di articoli e saggi in volumi collettanei e su riviste filosofiche italiane e straniere e di una decina di libri: Analitici e continentali (Cortina 1997), Breve storia della filosofia nel Novecento (Einaudi, 1999), Logica del nichilismo (Laterza 2000), Disavventure della verità (Einaudi, 2002), Le ali al pensiero. Corso di logica elementare (Paravia, 2003), Nel chiuso di una stanza con la testa in vacanza. Dieci lezioni sulla filosofia contemporanea (Carocci, 2005), The Last Fumes, Nihilism and the Nature of Philosophical Concepts (Daviesgroup, 2008), Paradossi (Carocci, 2009), Verità avvelenata. Buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico (Bollati Boringhieri, 2010), Introduzione alla verità (Bollati Boringhieri, 2011). Ha curato l’antologia Filosofia analitica (Paravia, 1997), l’Epistula de nihilo et tenebris di Fredegiso di Tours (con una Lettera di Carlo Magno a Dungalo, il Melangolo, 1998), il volume di G. Vattimo, Vocazione e responsabilità del filosofo (il Melangolo, 2000) ed è co-curatrice di Storia della filosofia analitica (Einaudi, 2002). Collabora ai quotidiani “la Stampa”, “il Manifesto”, “Il Fatto Quotidiano”. A seguire, il 22 aprile, la lezione di Piero Boitani, docente di Letterature Comparate alla “Sapienza” di Roma dedicata al Decamerone o Decameron di Giovanni Boccaccio. Domenica 29 aprile si entra in un’altra dimensione, quella della formazione della ricchezza (e della povertà); Gianfranco Fabi, economista e giornalista di notevole livello, già vice direttore de “Il Sole 24 ore” e di “Mondo economico”e direttore di Radio 24, commenterà il Trattato sulla moneta (1930) di John Maynard Keynes. Domenica 6 maggio una giovane filosofa, Yamina Oudai Celso, lettrice presso la Fondazione Internazionale Balzan, che si è occupata lungamente di Freud, introdurrà L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud che l’autore volle, non a caso, che recasse la data di un nuovo secolo, il 1900. Domenica 13 maggio, Roberto Bertinetti, docente di letteratura inglese nella Università di Trieste e critico del supplemento culturale della domenica del “Sole 24 Ore”, propizierà la lettura di Grandi speranze (1861) di Charles Dickens che il Regno Unito celebra nel secondo centenario della sua nascita. Domenica 20 maggio lo studio si rivolgerà a La cognizione del dolore (1963) di Carlo Emilio Gadda. La lezione sarà tenuta dallo scrittore Paolo Teobaldi la cui conoscenza e amore per il Gran Lombardo sono ampiamente conosciute e apprezzate. Il filosofo Armando Massarenti che attualmente è a capo del supplemento culturale della domenica de “Il Sole 24 Ore” chiuderà il ciclo di lezioni domenica 27 maggio commentando Allegro ma non troppo di Carlo M. Cipolla. Si tratta di un libretto pubblicato in Italia nel 1988,che contiene Le leggi fondamentali della stupidità umana, un picccolo e splendido trattato, giustamente noto.
Le lezioni avranno luogo nei locali del Museo Archeologico Oliveriano, via Mazza, 97 – Pesaro. Durata delle lezioni con approfondimenti: circa un’ora e mezza. Il corso è a numero chiuso limitato a 65 persone e l’iscrizione è subordinata al versamento di una quota individuale di euro 50 (40 per gli “Amici della Biblioteca Oliveriana”, 30 per gli studenti) a titolo di contributo spese, da versarsi presso gli uffici della Biblioteca Oliveriana. L’accettazione seguirà l’ordine di iscrizione. Sarà rilasciato a richiesta un attestato di frequenza riconosciuto ai fini dell’aggiornamento degli insegnanti. L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca Oliveriana con il patrocinio di Provincia di Pesaro e Urbino e Comune di Pesaro in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio di Pesaro e Urbino.
Per informazioni Biblioteca Oliveriana Pesaro via Mazza 97: tel. 0721-33344 e.mail: biblio.oliveriana@provincia.ps.it