PERSONE
– L’architetto Pier Francesco Gasperi accolto nella prestigiosa e secolare Accademia dei Filopatridi. L’investitura è avvenuta domenica 11 dicembre; non è stata sufficiente l’aula magna della Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone (Cesena) per ospitare tutti coloro che sono arrivati per assistere all’inizio del 361° anno di vita del grande sodalizio culturale, sotto i riflettori dei maggiori media nazionali di Rai, Mediaset e reti locali.
Professione architetto, Gasperi ha una caterva di passioni, una più bella dell’altra. Assalito dalle curiosità per ogni cosa, ha una biblioteca di libri e riviste locali di inestimabile valore.
Il presidente onorevole Giancarlo Mazzuca ha ricordato che sono poche le regioni italiane che possono competere con l’Emilia-Romagna per ricchezza di tradizioni culturali e per continuità d’impegno letterario.
Ha detto il presidente Giancarlo Mazzuca: “La Filopatridi chiude un anno importante, ma un altro inizia oggi che vedrà molti appuntamenti culturali di grande livello. A gennaio consegneremo le Lom d’Or, il premio più importante della Romagna ad Alberto Zaccheroni, allenatore della nazionale giapponese e a Lamberto Emiliani magistrato di San Marino”.
Molto applaudita la relazione della psicoterapeuta Maria Rita Parsi, noto volto televisivo, che ha tenuto la conferenza introduttiva sul tema “La felicità e la crisi come opportunità”. Ha detto la Parsi: “La crisi è una parola di radice greca che significa opportunità”.
Sono stati consegnati i diplomi di socio onorario e il medaglione al giornalista Gabriele Canè condirettore del QN e già direttore de Il Resto del Carlino. Poi Valerio Massimo Manfredi archeologo, scrittore e conduttore di programmi televisivi che ha aggiunto: “Sono molto orgoglioso, è un onore per me e spero di esserne all’altezza”.
Poi, la consegna dei diplomi e dei medaglioni con lo stemma dell’Accademia ai nuovi soci corrispondenti, tra i quali il nostro collaboratore e fotoreporter, Pier Francesco Gasperi di Morciano di Romagna, con una lunga motivazione letta dal Segretario dell’Accademia Avv. Lombardi, sottolineando i meriti professionali della sua carriera di architetto e giornalista. Con loro ora i soci della Accademia dei Filopatridi sono diventati in totale 290 a livello nazionale, quindi la nomina resta molto selettiva.
Non è quindi un caso singolare che in Romagna esista un piccolo centro urbano ricco di storia e di civiltà, qual è Savignano sul Rubicone. Savignano (16.000 abitanti), situato sulla via Emilia, equidistante da Cesena e da Rimini, è nato dalle rovine di un piccolo vicus (villaggio) romano ricordato anche nella celebre Tabula Peutingeriana col nome di Ad confluentes, ed in altri documenti con il nome di Compitum.
Dell’epoca romana conserva ancora un ponte a tre archi (purtroppo rovinato dall’ultima guerra, ora ricostruito) che attraversa il Fiume Rubicone, quello stesso che Cesare varcò con la X legione nella notte fra il 9 ed il 10 gennaio del 49 a. C., dando origine alla guerra civile in Roma ed alla fine della Repubblica romana.
In epoca medioevale fu castello spesso conteso dai vari poteri politici e religiosi che si stavano affrontando, per cui dovette subire assedi ed occupazioni. Nel sec. XVI entrò definitivamente in possesso dello Stato della Chiesa e poté finalmente conoscere la pace e la prosperità, tanto che nel secolo XVII era presente in questa Città una istituzione accademica, come apprendiamo da un documento del 1651, in cui viene citata un’adunanza accademica tenuta nella Sala del Palazzo del Comune, nella quale un certo F. Righetti avrebbe recitato una composizione intitolata ‘La falsa amicizia’.
Tale Accademia, denominata degli Incolti, raggiunse una certa notorietà a livello locale. Nel 1689 in Savignano fu istituita una Biblioteca pubblica ‘perché possi li giovani esercitarsi ne gli studi e singolarmente li poveri li quali hanno comodità de libri ad elli necessari et a perpetua gloria e decoro di detta Patria’.
Va precisato inoltre che il presidente d’onore perpetuo dell’Accademia è Giosuè Carducci e che molti atri noti letterati, studiosi e scienziati hanno fatto parte di questa istituzione, una delle poche riconosciute ufficialmente dallo stato Italiano.