Analizzata nei suoi linguaggi e metafore, venerdì 10 febbraio 2012 alle ore 17,30 a Palazzo Buonadrata in Corso D’Augusto 62 Alessandro Giovanardi terrà la sua relazione sull’arte sacra del Duecento in Emilia Romagna. L’incontro è il quarto appuntamento della rassegna “I Maestri e il Tempo. Letture inedite di artisti e opere a Rimini dal Medioevo al Novecento”. Il ciclo, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali Artistici e Naturali della Regione Emilia-Romagna, ha già ospitato Chiara Frugoni a Massimo Cacciari e ne proporrà molti altri sino alla fine di aprile. Non poteva mancare, tuttavia, tra i diversi relatori proprio Alessandro Giovanardi che della rassegna è il curatore.
Il profilo di Alessandro Giovanardi
Alessandro Giovanardi sta conseguendo un dottorato in “Scienze del Testo” all’Università di Siena dove ha seguito un Master in Estetica. E’ docente incaricato di “Arte Sacra e di Iconografia e Iconologia” all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini. Laureato in Filosofia all’Università di Bologna, si è specializzato in Arte sacra con Timothy Verdon. È autore di brevi saggi che trattano il rapporto tra filosofia e arte nel pensiero russo (Florenskij, Evdokimov, Zabughin), in Cristina Campo e John Lindsay Opie (che considera il suo maestro). Si è occupato soprattutto del linguaggio simbolico nelle arti figurative dall’antichità al contemporaneo, in modo particolare nell’iconografia bizantina e slava, nella pittura del Trecento adriatico, nell’arte dei primitivi, nei maestri del Seicento. In diversi saggi e articoli ha avanzato una nuova interpretazione iconologica della Scuola Riminese del Trecento, offrendo un recente contributo alla “Storia delle Chiesa di Rimini” (II, a cura di A. Vasina). Si è interessato, inoltre, alla cultura incisoria tra Settecento e Novecento e scrive di arte moderna e contemporanea, di cinema e di letteratura. È stato invitato a parlare all’Istituto di Università di Cultura di Bucarest (2007), all’Università di Cluj-Napoca (giugno e ottobre 2008), al Museo di Santa Croce (2011). Ha partecipato con saggi critici e schede storiche, anche in veste di curatore, a diverse mostre.