di Eraldo Giudici *
Da qualche anno si sta assistendo a numerosi interventi di riforma dell’amministrazione con l’obiettivo di rendere sempre più efficace la struttura pubblica. Con la semplificazione si vuole rendere più fruibili le regole esistenti, ridurre il numero delle norme, eliminare gli oneri amministrativi inutili che gravano sui cittadini e sulle imprese, agevolando nel contempo l’adempimento di quelli necessari per garantire un livello di tutela adeguato e per assicurare lo svolgimento delle funzioni pubbliche.
Il processo di semplificazione, che prende avvio con la l. 241/1990, si sta delineando ulteriormente con alcuni recenti provvedimenti legislativi.Ci si riferisce, in particolare, al decreto Semplifica Italia (d.l. 5/2012 convertito in legge n. 35/2012) e al Decreto Sviluppo (il d.l. 83/2012, convertito in legge 134/2012) che interviene in diversi settori e, soprattutto, sul contratto di Rete di impresa e sulla disciplina della s.c.i.a. e della d.i.a., semplificando ulteriormente gli adempimenti procedimentali a carico dei privati, delle imprese e dei professionisti.
L’attuale periodo di crisi economica che ha colpito particolarmente il sttore delle Costruzioni edili coinvolgendo principalmente l’edilizia residenziale comporta altresì rilevanti difficoltà per l’accesso al credito e per la commercializzazione degli immobili in corso di costruzione. In questa situazione si ha notizia di numerose richieste di proroga dei termini di inizio lavori e fine lavori dei titoli già rilasciati in modo da avere a disposizione un lasso di tempo maggiore per poter garantire la commercializzazione degli immobili da costruire ovvero in corso di costruzione e soprattutto per reperire i finanziamenti necessari. In Regione Emilia Romagna recentemente, nella Seduta dell’11 settembre 2012 della Commissione Territorio Ambiente Mobilità, presente l’ Assessore Alfredo PERI si è discusso di come dare attuazione alla L.R. n. 18/2011 sulla semplificazione burocratica e nell’ambito delle procedure urbanistiche ed edilizie sarebbe ritenuto possibile “…. di poter prorogare più volte e fino a tre anni sia il termine d’inizio dei lavori che quello della loro conclusione.” Per questo sollecitiamo il Sindaco Gnassi e la Giunta tutta a non rimanere fra gli ultimi della Regione nell’assumere tutte le iniziative possibili come hanno già fatto Modena, e poi Sassuolo ed altre, con tanto di benedizione regionale . Per questo, pur senza essere componente della 3°Commissione consiliare, al solo fine di dare un contributo disinteressato alla ripresa dell’economia della mia città, ho inoltrato alla Presidenza del Consiglio Comunale una mia proposta di deliberazione avente ad oggetto: proroga al termine di inizio e di fine lavori fino al massimo di tre anni complessivi per ampliare i limiti obsoleti del vecchi Regolamento Edilizio, ormai insostenibili, e la sommarietà di quanto previsto dal RUE in adozione.
* Consigliere Comunale
Popolari Liberali nel PDL