Nuova ed importante inaugurazione questa mattina all’Infermi. Dopo quella del reparto di Gastroenterologia – Endoscopia Digestiva della settimana scorsa e quella prevista sabato prossimo presso l’Ospedale “Sacra Famiglia” di Novafeltria per la nuova Tac, stamane primo giorno di attività ufficiale per il nuovo reparto di Nefrologia e Dialisi con il consueto taglio del nastro alla presenza del direttore generale Marcello Tonini, del direttore medico Stefano Busetti, del direttore del Dipartimento Internistico I Giorgio Ballardini e il direttore facente funzioni dell’Unità Operativa Angelo Rigotti e l’ex primario (e direttore di dipartimento) Leonardo Cagnoli.
La prevalenza delle malattie renali e dell’insufficienza renale – ha detto il dottor Rigotti – è in tutto il mondo più elevata di quanto si possa comunemente immaginare. Studi epidemiologici europei evidenziano che l’incidenza annuale di pazienti con insufficienza renale grave è di 260 persone per milione di abitanti, con una marcata preponderanza di maschi ed un fortissimo aumento dell’incidenza con l’accrescersi dell’età. Nella provincia di Rimini, pur in assenza di dati epidemiologici certi, si può ritenere che la incidenza annuale di nuovi pazienti con insufficienza renale grave si aggiri intorno agli 80 pazienti/anno e che la prevalenza dell’insufficienza renale sia pari a circa 1.200 pazienti.
Se si considerano però anche i pazienti affetti da forme meno gravi di insufficienza renale la prevalenza cambia decisamente e nell’apposito Registro della Regione Emilia Romagna sono già registrati, per il territorio riminese, più di 1.500 pazienti. Si stima inoltre che il 7-8 per cento di tutta la popolazione possa essere affetta da insufficienza renale. L’insufficienza renale è una patologia progressiva, che tende a peggiorare nel tempo e a portare verso la fase terminale della funzione renale e quindi alla necessità di un trattamento sostitutivo (dialisi o trapianto). E’ inoltre gravata da una importante mortalità, che è addirittura superiore alla mortalità per neoplasia del polmone.
A chiudere gli interventi il direttore generale Marcello Tonini: ha spiegato che “questo per me un giorno di duplici sentimenti. Vi è ovviamente un sentimento di soddisfazione per quanto siamo riusciti a realizzare e per il fatto che per il lavoro che è stato fatto negli ultimi dieci anni, da noi e da chi ci ha preceduti, la sanità di questo territorio è dignitosa. Ma vi è anche uno stato d’animo di preoccupazione, che non voglio nascondere, poiché, andando a regime alcuni recenti provvedimenti del Governo centrale, nei prossimi due – tre anni dovremo contare su minori risorse per 25 – 30 milioni di euro rispetto al fabbisogno. E’ evidente che questo ci mette nelle condizioni di dover fare dei sacrifici. Ma è anche vero che il nostro bilancio è in ordine, è buono, e quindi, forse, i sacrifici saranno un po’ più piccoli rispetto a quelli che dovranno fare altri. Questi sacrifici dovranno essere equi e giusti. In questo panorama vi saranno delle priorità. La principale sarà la crescita del Dea, con la Rianimazione, che inaugureremo il 4 ottobre prossimo, e poi negli anni a seguire con la Cardiologia, la centrale di sterilizzazione e il comparto operatorio. Poi dovremo dare una messa a posto all’ospedale di Novafeltria e ad altre situazioni su tutto il territorio”. Il direttore ha ribadito che “non sarà un periodo facile ma, in virtù delle buone politiche messe in atto negli anni scorsi, ce la faremo”.
I dati sui ricoveri e le specificità del reparto
Attualmente presso la “Nefrologia e Dialisi” dell’Ospedale di Rimini vengono seguiti 319 pazienti in trattamento sostitutivo: 104 pazienti sono portatori di trapianto renale funzionante, 10 pazienti sono sottoposti a trattamento peritoneale domiciliare, 205 pazienti sono sottoposti ad emodialisi cronica (105 presso il Centro di Rimini, 56 presso il Centro di Riccione, 44 presso il Centro di Santarcangelo) per un totale di 31.980 sedute emodialitiche l’anno. Nel 2011 ci sono stati 371 ricoveri (178 nel primo semestre 2012) e 126 day hospital e 892 visite in day service. E ancora 495 per pazienti ipertesi, 890 prestazioni per trapiantati (470 primo semestre 2012) e altre per un totale di 3.745 prestazioni nell’anno (1.780 primo semestre 2012). L’inaugurazione della nuova sala dialisi si inserisce proprio in questo contesto: migliorare le condizioni di gestione clinica, di sicurezza e di comfort dei pazienti dializzati, per consentire loro la miglior qualità di vita possibile e garantire una maggior disponibilità di posti dialisi per il prossimo futuro. La nuova sala è stata ristrutturata nei locali del ex day-hospital dell’oncologia, nelle adiacenze e comunicante con gli spazi del vecchio Centro dialisi; prevede la possibilità di dializzare contemporaneamente 12 pazienti per turno (con una potenzialità complessiva quindi di 48 pazienti) e saranno disponibili 2 posti dialisi separati da utilizzare per i pazienti acuti. Contemporaneamente funzionerà la vecchia sala dialisi, che verrà leggermente ridimensionata come posti letto, e che permetterà di dializzare contemporaneamente altri 72 pazienti, consentendo una potenzialità complessiva di 120 posti.