SANTARCANGELO – “L’obiettivo sulla nascita” è il nome della prima mostra della fotografa riminese Sara Bonvicini. Nata da un’idea e da un incontro fortunato, con questa mostra Sara Bonvicini ha presentato ventuno scatti molti dei quali convincenti. Immagini armoniche in bianco-nero e a colori che trasmettono serenità e desiderio di creare con gioia. Il tema narrante è l’attesa della donna che sta per diventare mamma. Ci sono i sorrisi del neonato nei primi giorni di vita, le carezze affettuose e i gesti affettuosi di chi le sta vicino. Inaugurata il 6 gennaio scorso in una piccola e accogliente sala nel centro storico di Santarcangelo è rimasta allestita fino al 15 dello stesso mese. Sara che cosa ti è rimasto più impresso da questa prima esperienza? “Quello che non dimenticherò mai – racconta Sara a La Piazza – è l’emozione unica nel vedere quanta gente è intervenuta. Ho trattato il tema dell’amore famigliare, forse spesso dato per scontato ma che a livello fotografico ha tante emozioni da regalare! Ed è anche per questo che ho scelto di esporre in un ambiente intimo dalle luci soffuse e dai suoni ovattati”. Sara quale sarà il prossimo passo fotograficamente parlando? “A livello personale non ho ancora nuovi progetti ma il 29 gennaio due miei scatti insieme con un’altra ventina di fotografie di colleghi saranno esposte al Museo della città di Rimini nell’ambito di una mostra aperta in occasione della presentazione del nuovo Circolo di Cultura Fotografica di Rimini nato da qualche mese in seno all’Acli di Rimini e di cui sono socia fondatrice. Sarà l’occasione per presentare questa nuova realtà culturale e gruppo di lavoro e di ricerca alla cittadinanza intera”. Tornando alla mostra, come è nata l’dea? “L’avventura di questa mostra nasce dalla disponibilità di un’ostetrica Paola Carlini. Paola dopo aver visto alcuni miei scatti mi ha proposto una collaborazione e l’occasione di esporre le mie fotografie nello spazio in cui lavora. Incontrate diverse mamme e diversi piccoli ho realizzato gli scatti”. Il sogno nel cassetto? “Fare della fotografia il mio futuro, la mia vita e il mio lavoro”. Noi glielo auguriamo.