Il primo intervento con la replica di Emma Petitti VAI ALLA PAGINA è dei giorni scorsi. Oggi la replica è del consigliere Lombardi. Utile parlarne? Dite la vostra a redazione@lapiazzarimini.it
L’intervento.
di Marco Lombardi
Cara Emma, in un primo momento avevo ritenuto di non replicare alla tua uscita in merito alle mie considerazioni sull’IMU e sul Governo Berlusconi considerandola il solito inevitabile “teatrino della politica”. Poi però ho pensato che sia io che te, per i ruoli che ricopriamo nella realtà politica riminese, possiamo incidere nel cambiamento di questo piccolo microcosmo, e quindi siccome ti stimo , seppure come avversaria, mi sono convinto che era opportuno risponderti per proporti un ragionamento. Dico subito che la tua replica mi è sembrata “vecchia”. Nei toni, tipici di un armamentario ormai superato e nei contenuti che tendono a riproporre un clima di guerra che consideravo superato. Io nel mio intervento ho semplicemente detto cosa ha fatto il Governo di centro destra senza polemizzare con la sinistra, mentre tu ti sei dilungata nella polemica “contro”, senza dire ciò che ha fatto di diverso il Governo di centro sinistra quando ha governato. Se invece vogliamo offrire un buon sevizio alla verità storica ed alle prospettive della politica riminese (visto che purtroppo non possiamo incidere su quelle nazionali) io sono pronto a riconoscere che il Berlusconismo è stato anche il bunga bunga ed alcune leggi mirate, ma tu dovresti dare atto che certi PM hanno fatto un uso politico della giustizia e che durante gli anni di Berlusconi alcuni valori ed alcuni principi, prima patrimonio di pochi liberali illuminato, sono diventati patrimonio comune anche della sinistra più riformista.Il primato della persona sullo Stato, la sussidiarietà come metodo di governo, le tasse legate ai servizi offerti e non al soddisfacimento di una spesa pubblica senza controllo, il sacrosanto principio della riduzione della pressione fiscale, il riconoscimento che l’impresa è il luogo dove si crea lavoro, sono concetti aggi pacifici grazie anche agli anni del Governo Berlusconi. Ti ricordo poi che in tema di riforme, il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione dei parlamentari ed il conferimento di più poteri all’esecutivo, erano già state approvate e solo un referendum strumentalizzato politicamente da voi, le ha abolite salvo poi rimpiangerle oggi. Se anche una giovane dirigente come te, non riesce a superare il velo dell’odio politico e non riesce a vedere quello che di buono c’è in ogni esperienza, il rischio è grave. Qualcuno ha detto che il muro di Berlino, caduto in Europa nel 1989, in Italia è forse caduto solo nel novembre scorso con le dimissioni di Berlusconi, e la nascita del Governo tecnico. E questo perché la sinistra, non avendo fatto i conti con tangentopoli, ha voluto negli ultimi vent’anni proclamare una propria superiorità morale in realtà inesistente, che non ci ha permesso di fare i conti fino in fondo con la nostra recente storia politica. Non vorrei riproporre per altri 20 anni quel clima tra i difensori del Berlusconi politico e detrattori del Berlusconi privato, per cui almeno a Rimini, potremmo provare a valutare con obiettività questi ultimi 18 anni di vita pubblica nel nostro Paese cercando di coglierne le innegabili positività che ci sono state e dimenticando, dopo averle analizzate, le negatività politiche e personali dei suoi protagonisti. Così facendo potremo anche a Rimini, nel nostro piccolo superare il Berlusconismo, tenendo contro tra l’altro che lo stesso Berlusconi ha più volte dichiarato di non ricandidarsi più. Se invece si volesse liquidare l’esperienza dei vari Governi Berlusconi, in maniera gretta e meschina, come un l’esperienza di alcuni improvvisati incapaci, io mi schiererei dalla parte degli strenui sostenitori di Berlusconi senza se e senza ma. E certamente non sarei il solo. Ma sarebbe il bene di Rimini e del Paese?