L’intervento di Micro Curreli *
Dopo gli evidenti ritardi nell’ampliamento della Mec3, ora è assolutamente doveroso portare all’attenzione della cittadinanza quanto sta accadendo anche a Ceramica Del Conca. Infatti, per quanto concerne le operazioni di ampliamento del comparto produttivo del noto marchio di produzione di ceramiche ci troviamo addirittura di fronte a ritardi ancora più evidenti. E’da ben otto anni che la Del Conca sta attendendo, con pochissimi riscontri positivi, la possibilità di ampliare i propri stabilimenti di San Clemente e la responsabilità di tutto ciò non può che essere facilmente attribuita alla inconcludente “regia” dell’Amministrazione guidata dal sindaco D’Andrea. Spesso (anche se visti i non certo edificanti trascorsi sarebbe più opportuno dire SEMPRE) la colpa per i gravi riardi viene scaricata sulla cosiddetta “burocrazia”. Ma che cos’è questa burocrazia? Quando si parla di ritardi burocratici non si fa riferimento ad un ente terzo o sovraordinato, ma più semplicemente all’amministrazione comunale, principale autorità di riferimento quando si tratta di concedere permessi di costruire (in questo caso di ampliare).
Vorrei ricordare che l’Amministrazione comunale di San Clemente, quando ha parlato di “parco delle attività produttive della Valle del Conca” (meglio conosciuto come P.U.A.), ha fatto suo questo leitmotiv: “Investire adesso per essere pronti quando la crisi economica finirà”. Se queste sono le premesse, se per l’ampliamento di due realtà produttive storiche del territorio si è registrato un ritardo di gran lunga superiore al lustro, quando potrà vedere la luce una nuova area produttiva di oltre 100 mila metri quadrati? Condividendo la necessità di investire sul territorio, a questo punto però resta da chiarire per quale motivo questa Amministrazione è praticamente immobile nel mettere in atto tutte le istanze necessarie al fine di favorire l’ampliamento di Ceramica del Conca e di Mec3. Restano un mistero i motivi per cui queste due grandi aziende non possono vedere ampliati i propri stabilimenti produttivi in tempi certi e in linea con le tempistiche imposte dall’economia globale. Del resto, lo stesso Amministratore delegato Enzo Donald Mularoni, ha ben spiegato che a causa dei ritardi burocratici sono stati persi ben due cicli produttivi. La volontà di Ceramica Del Conca è quella di rimanere sul territorio non di ampliarsi all’estero. Questo è un dato molto importante per l’economia della Provincia e, in particolar modo, per il territorio sanclementense. Pertanto, consentendo a Ceramica la possibilità di realizzare un magazzino automatizzato (così come chiesto da anni) si potrebbero mantenere alti livelli occupazionali e creare maggior benessere per tutti.
Infine, vorrei porre in evidenza un ultima riflessione: otto anni di ritardi burocratici per Ceramica Del Conca e cinque anni di ritardi burocratici per Mec3 sono perfettamente riconducibili ai due mandati del sindaco Christian D’Andrea. Più che della strumentalizzazione politica messa in atto dal sottoscritto, mi curerei invece di analizzare le responsabilità di questi gravi “ritardi burocratici” tutti inequivocabilmente riconducibili alle amministrazioni guidate dal primo cittadino D’Andrea. A denunciare questo grave immobilismo della giunta D’Andrea non è il sottoscritto bensì le imprese di San Clemente.
*Capogruppo del Popolo della Libertà presso il comune di San Clemente