TORRE PEDRERA (RIMINI) – Martedì 7 febbraio è scomparso Giovanni Cit, il primo presidente e cofondatore dell’associazione Torre Pedrera Falcons. I funerali si sono svolti alla chiesa del Suffragio di Santarcangelo di Romagna. Fu lui insieme Luigi Bellavista nel 1977 a tenere a battesimo la neonata società Torre Pedrera Peanuts Baseball Club. Con l’aiuto e l’impegno di Giovanni Cit, i fragili Peanuts di Torre Pedrera si sono trasformati in Falcons ed ora il loro campo è una delle più belle realtà sportive del territorio. I Falcons andranno avanti perchè hanno solide radici e potranno sempre contare, guardando al loro passato, ai grandi esempi di lealtà coerenza e impegno che li hanno preceduti. Perchè il baseball non è certamente uno sport facile, le sue regole sono precise, questo lo sapevano bene quei 18 ragazzi con i quali Giovanni Cit mise le basi del Torre Pedrera Baseball. Non c’era nessun campo a forma di “diamante” dove allenarsi, ma probabilmente tutto era nelle loro teste e nella loro voglia di fare, perchè ogni giocatore, a turno, gioca nel ruolo ” di battitore ” e tutti insieme i giocatori hanno un solo scopo: quello di fare più punti possibili. E’ uno sport di squadra il baseball, ogni squadra cerca di prevalere sull’altra, ogni squadra è composta da giocatori che seguono uno schema in vista di un unico obbiettivo: la vittoria. Per raggiungerla i nove giocatori diventano un tutt’ uno di lealtà reciproca e concentrazione e in questo Giovanni Cit era loro d’esempio. Un uomo capace di andare in attacco con determinazione e in difesa con responsabilità. Era assieme ai giocatori il Signor Giovanni, nelle vesti di co-fondatore e Presidente della Polisportiva “La Torre”, con l’intento iniziale di fare qualcosa di giovane per i giovani. Era accanto alla squadra in ogni “inning” (ripresa) e siccome nel baseball non ci sono limiti di tempo, lui non si era posto limiti di spazio, forse sapeva correre anche quando il ” gioco era forzato “: aveva la forza e il fiato della volontà, quella di chi crede in quello che sta facendo a prescindere dai mezzi. “Un punto si segna quando un attaccante ( battitore) riesce a completare il giro delle basi e a tornare a casa base “… Forse lui, è tornato proprio lì l’altro giorno, ma la sua casa base è speciale, non è di questa terra, appartiene ad un altro mondo. Sicuramente non abbandonerà mai ” il monte di lancio “, sarà sempre lì in mezzo ” al diamante ” dei ricordi di coloro che lo hanno stimato e amato: buon viaggio Giovanni.
Roberta Lino
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