Sono state stimate in oltre 12 mila l’anno le giornate con la presenza di pazienti in carico al nuovo Day Hospital Oncologico inaugurato questa mattina all’Ospedale “Infermi” di Rimini. La media annuale si attesterebbe quindi a circa 50 pazienti al giorno in terapia. Ma il loro numero – dichiara l’Ausl – è destinato a salire, soprattutto per i progressi che si stanno avendo nella cura dei tumori.
La realizzazione del nuovo day hospital – ha sottolineato il Dott. Stefano Busetti, direttore medico del Presidio Ospedaliero di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria – ha richiesto un investimento di quasi due milioni di euro, che salgono a 2,3 se si considerano anche arredi e attrezzature. Tali finanziamenti giungono dallo Stato veicolati dalla Regione (1.235.000 euro); della Regione Emilia Romagna (per 65 mila euro), dall’Azienda USL di Rimini (per 230 mila euro). Al fianco delle strutture pubbliche è intervenuto l’Istituto Oncologico Romagnolo (per 400 mila euro) per le tecnologie medico-scientifiche di supporto alla ricerca e servizi adeguati all’ambito oncologico.
Il day hospital – spiegano dall’Ausl – è una modalità organizzativa di assistenza ospedaliera che prevede rientri periodici del paziente in Ospedale, dove però resta solo il tempo necessario per gli accertamenti e per le terapie (solitamente mezza giornata o una giornata) per poi tornare al proprio domicilio. Per andare incontro alle diverse esigenze dei pazienti è dotato di sale d’attesa, ambulatori suddivisi per il tipo di patologia neoplastica e camere con posti letto progettate secondo i più moderni sistemi di sicurezza e comfort. L’organizzazione prevede la separazione tra l’utenza che accede al servizio per le cure, rispetto a coloro che necessitano di prestazioni ambulatoriali, implementando così l’efficacia delle terapie e la privacy. Ogni paziente avrà un proprio medico referente ed è attiva una segreteria per la prenotazione delle visite ed una per l’organizzazione di terapie ed esami diagnostici.
Rispetto alle patologie – ha detto il Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia il Dott. Alberto Ravaioli (foto) – sono circa 1.700 le persone che si ammalano in provincia di Rimini ogni anno. Di queste, circa 950 guariscono, 450 si avviano ad un percorso di vita lungo, con qualità della vita regionevolmente buona, mentre 300 hanno purtroppo un decorso infausto. Una diagnosi precoce (ad esempio aderendo agli screening oncologici) aiuta a favorire la guarigione in un 6 – 10 % di casi. Dal punto di vista strutturale, il nuovo day hospital oncologico ha superficie totale di 1.100 metri quadrati. I posti letto sono 20, così suddivisi: 5 camere con 2 posti letto; 2 camere con 1 posto letto; 2 camere con 4 posti letto. Gli ambulatori sono 9: 7 medici, 1 chirurgico e 1 per i prelievi.
Hanno partecipato al “taglio del nastro” il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, il vicepresidente della commissione consigliare “Politiche per la Salute e Politiche Sociali” dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna Roberto Piva, il direttore dell Ior Vincenzo Erroi, il vicepresidente dello Ior Vinicio Paganini, la presidente della Banca Malatestiana Enrica Cavalli, il direttore generale dell’A.USL Marcello Tonini, il direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Alberto Ravaioli e, in qualità di testimonial, Michele Cucuzza.
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