Bilancio 2012 lacrime e sangue: Gnassi e PD si prendano proprie responsabilità.
di Fabio Pazzaglia *
Paragonare il bilancio di previsione 2012 alle bombe cadute sulla città di Rimini nel 1944 è una grave mancanza di rispetto nei confronti dei riminesi che morirono o rimasero feriti sotto quelle bombe. Gnassi dovrebbe chiedere scusa ai parenti delle vittime.L’infelice battuta di Gnassi, il quale si sente “nel bunker come nel ’44”, fa trasparire grande nervosismo. Forse perchè nell’immaginario bunker di Gnassi si consuma la fine di un’illusione. A distanza di un anno dai fumi della campagna elettorale, il Sindaco non solo non è ancora riuscito a trasformare Rimini nella nuova Friburgo della Riviera ma si ritrova a dover dare spiegazioni rispetto al Bilancio di previsione 2012 definito da molti osservatori un Bilancio “lacrime e sangue”. Lo fa nel modo più scomposto possibile scomodando le bombe piovute su Rimini nel ’43-’44 e dando la colpa a tutti tranne che a se stesso. Pur di spostare l’attenzione sull’imminente raffica di tagli e tasse prevista nel Bilancio 2012 non esita da attaccare il governo Monti definendo l’IMU una “fregatura”.
Ma l’IMU su prima casa allo 0,5%, il rinvio della tassa di soggiorno alla stagione 2013, il taglio dei fondi pubblici per assitenza domiciliare e servizi educativi, il taglio del fondo produttività per 1.150 dipendenti comunali, l’esenzione addizionale irpef comunale anche per categorie che notoriamennte evadono il fisco, sono tutte decisioni prese da Gnassi e non da Monti.
Dopo un anno di legislatura l’immagine di innovatore è stata sostituita da quella di esattore delle tasse e protagonista in negativo dei tagli che al di là dei proclami hanno colpisto il Welfare ed in particolare le fasce più deboli. Anzichè proporre di rateizzare l’IMU sulla prima casa perchè Gnassi non decide di tenerla al minimo e nel frattempo non si reca a Roma e a Bologna per chiedere ai suoi amici Bersani ed Errani di staccare la spina a Monti, reo di accanirsi verso i ceti coi redditi medio bassi?
Gnassi e il PD non sono affatto in un bunker. La realtà è che sono in tutte le stanze dei bottoni: da Roma a Bologna fino a Rimini. Governano ovunque: Paese, Regione e Comune. Quindi Gnassi si prenda le proprie responsabilità. Se sta per varare un bilancio lacrime e sangue non se la può cavare scaricando le responsabilità solo su Monti.
*Consigliere comunale SEL e Fare comune