Dura presa di posizione per Fabio Pazzaglia (SEL – Fare Comune) sulla questione dell’emergenza abitativa e sulle iniziative intraprese dalla Giunta del Sindaco Andrea Gnassi. “Considero grave il comportamento della Giunta Gnassi di fronte alla situazione di emergenza abitativa presente a Rimini – scrive Pazzaglia. Il numero di famiglie in difficoltà economica con problematiche abitative continua ad aumentare e le cause sono molteplici, ricorda il consigliere comunale: crescente stato di precarietà che spesso sfocia in lunghi periodi di pausa dal lavoro, progressiva perdita di potere d’acquisto di stipendi e pensioni, forte aumento del costo della vita. Situazione – secondo Pazzaglia – aggravatasi proprio a causa di politiche governative del tutto indifferenti alle esigenze della fasce con reddito medio bassi. Fabio Pazzaglia punta il dito anche contro la legge di riferimento. A Rimini – dice il consigliere – c’è anche un forte aumento della richiesta di sostegno economico per far fronte agli affitti. Il mercato, nonostante la crisi, continua ad avere un forte tratto speculativo. L’incidenza degli affitti su redditi è diventato per molte persone un problema insormontabile tant’è vero che i procedimenti di sfratto nella quasi totalità sono per morosità. Gli effetti della legge 431/98 sono sotto gli occhi di tutti: da una parte si è liberalizzato il mercato degli affitti abolendo l’equo canone. Dall’altra sono stati introdotti ammortizzatori sociali come il Fondo Sociale Affitto che però nel corso degli anni sono stati tagliati fino all’attuale azzeramento totale.
Dunque, che cosa fa la Giunta Comunale? “E’ brava a denunciare i tagli del Governo – dichiara Pazzaglia – ma non fa alcuno sforzo per coprire le risorse venute a mancare. Risorse che servono per aiutare i cittadini in difficoltà economica a scongiurare gli sfratti. Un esempio? Nell’ultimo bando il contributo economico per il sostegno all’affitto ammontava a 1milione e 400mila euro, 1milione dallo Stato, 400mila dal Comune. Ora di fronte all’azzeramento del contributo derivante dal Fondo nazionale (per Rimini 1 milione di euro) la Giunta non ha previsto nessuna risorsa aggiuntiva per coprire tale ammanco. E’ previsto lo stesso ammontare stanziato l’anno precedente ( 400mila) quando però c’erano anche le risorse statale. Per Pazzaglia è proprio “inutile girarci intorno” perchè “il nuovo bando comunale per il sostegno all’affitto è in alto mare”. Quindi “ai tagli del Governo occorre sopperire con risorse proprie se davvero si intende aiutare i più deboli. Palazzo Garampi non può fare orecchie da mercante. Altrimenti si deve assumere la responsabilità di innalzare il conflitto sociale”.
Nel riprendere la sua posizione sull’emergenza abitativa, abbiamo fatto anche il punto della situazione su “tassa di soggiorno sì, tassa di soggiorno no”. “La mia posizione – dice Pazzaglia a La Piazza – è nota già dai tempi delle elezioni. Il gruppo consiliare di Sel e Fare Comune è l’unico gruppo presente in Consiglio ad aver inserito nel programma elettorale una proposta organica sulla tassa di soggiorno. In estrema sintesi si tratta di 50 centesimi a presenza da reinvestire nel turismo sportivo. Sai bene quanti siano i problemi per la nostra realtà quando si tratta di intercettare grossi eventi sportivi. In sostanza mancano impianti sportivi adeguati. Tieni conto che la gestione degli impianti sportivi produce uno sbilancio notevole per le casse del Comune: un deficit di 2,5 milioni di euro. Dedicando la tassa di soggiorno alle politiche sportive potremmo raggiungere tre obiettivi: riqualificare e implementare gli impianti sportivi, intercettare eventi sportivi, quindi nuovi turisti infine liberare i 2,5 milioni di euro attualmente impiegati per coprire il deficit prodotto dalla gestione degli impianti sportivi, investendoli in politiche sociali a sostegno delle fasce più deboli (emergenza casa, assistenza sociosanitaria, solo per fare un paio di esempi). Io penso che questa proposta andrebbe presa in considerazione se non altro perchè si fonda su principi positivi come solidarietà e sviluppo economico”.