Aria di Romagna dappertutto. Si è conclusa ieri la prima edizione di “Piadiniamo – La Romagna, com’era una volta”, un week end che il 27 e 28 luglio ha visto come protagonista principale la signora Piadina. Siamo in pieno centro a Savignano Sul Rubicone, con una miriade di persone per le strade lungo un percorso gastronomico davvero senza precedenti, pronto a soddisfare ogni tipo di palato. Con 10 euro una vera e propria cena: 3 degustazioni di piadina a scelta tra quelle più classiche con gli affettati o formaggi a quelle più particolari con le alici marinate, radicchio e cipolla di tropea, taleggio, cotto e pomodorini per finire con le piade dolci per i più golosi, anche queste delle più disparate, come la piada con lo squacquerone e fichi caramellati, mascarpone e marmellata, taleggio pere e noci, il tutto accompagnato da una birra artigianale da 0,40. Anche i ristoranti del centro si sono uniti con tavolini sotto le stelle proponendo menù particolari per lo più di tradizione contadina a prezzi davvero convenienti.
A fare da contorno, tra uno stand e l’altro, dimostrazioni pratiche di antichi mestieri, una mostra di trattori d’epoca e una ambientazione campagnola ad hoc con balle di fieno ovunque. Non potevano mancare poi spettacoli folkloristici, con canti e balli tradizionali e recite dialettali. Molti i nostalgici che, oltre a gustarsi la serata, non si sono lasciati scappare l’occasione per ricordare insieme i “bei” vecchi tempi o a spiegare ai nipotini com’era la vita di una volta o come funzionavano certi attrezzi. Tantissimi i giovani, provenienti da tutto il circondario, pronti a sperimentare soprattutto le delizie “moderne” e rivisitate del “pane dei poveri”, simbolo della gastronomia Romagnola non solo in Italia ma in tutto il mondo. Ad ogni stand file interminabili, diversi i commenti agli organizzatori sui tempi di attesa perchè “non si può aspettare due ore per una piadina!” fino a chi addirittura ha detto “non ho osato sperimentare più stand per non dover passare tutta la serata in file lunghissime, per cui ho usato tutti i tagliandini in un unico stand”.
Attenti alla qualità dell’evento, la risposta degli organizzatori non si è fatta attendere: “Miglioreremo sicuramente nella prossima edizione. Questa è la prima e sinceramente non ci aspettavamo un’affluenza di questo livello, non eravamo pronti a dover soddisfare tutta questa gente”. Gli stessi esercenti, aperti per l’occasione anche nell’arco della serata, hanno detto che lo scorso week end per il Wine Festival sono arrivate tante persone ma così tante come in queste serate non si sono mai viste”. Possiamo dire che il pretesto di usare la piadina per organizzare un week end di festa popolare all’insegna della tradizione è riuscito benissimo e l’attesa, a volte effettivamente lunga, è stata però ripagata con una cenetta davvero coi fiocchi.
Milena Zicchetti
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