Si è svolto questa mattina nella sede della Provincia di Rimini un incontro tra i segretari generali delle organizzazioni sindacali della categoria Poste con il presidente della Provincia Stefano Vitali e il referente provinciale Anci Giorgio Pruccoli, sindaco di Verucchio. Al centro dell’incontro – recita una nota del Sindacato – la vertenza con l’azienda Poste Italiane e la particolarità del territorio riminese.
«I disagi dei dipendenti di Poste Italiane si riverberano sulla clientela – spiegano i segretari di categoria –. Ad esempio, per quanto riguarda gli impiegati, la mancanza di investimenti sulle attrezzature con conseguenti blocchi del sistema informatico (come già accaduto) crea disagio all’operatore, ma soprattutto non gli consente di dare adeguata assistenza all’utente». Per quanto riguarda invece i portalettere, continuano le segreterie dei sindacati, «l’ipotesi di tagliare le zone significa che la zona tagliata viene ripartita tra le zone rimaste. Ciò significa che il portalettere deve occuparsi di una zona più grande e questo porta a una minore qualità del servizio».
L’ipotesi di Poste Italiane per la provincia di Rimini, come noto, è quella di tagliare 29 dipendenti, tra cui 22 zone di recapito e di chiudere 3 uffici. I sindacati hanno deciso due momenti di mobilitazione: sabato 29 settembre, in tarda mattinata, è organizzato un presidio davanti alla filiale di Poste Italiane all’Arco d’Augusto di Rimini, per sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche e sulla vertenza nazionale e venerdì 5 ottobre alle 20.30 in Sala Marvelli (sede della Provincia, via Dario Campana 64, Rimini) è organizzata un’assemblea aperta a cittadini e lavoratori delle Poste, tra sindacati e sindaci della provincia di Rimini.