E’ la prima volta. Negli anni passati oltre a qualche “sbotto” sull’auto “blu” del presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli, non si era mai andati. Domani, invece, ci dovrebbero essere una cinquantina di persone a “protestare” davanti alla sede del Polo Scientifico e didattico di Rimini dove, alle 16 in punto, sarà proprio il presidente dell’ente ad aprire i lavori per la presentazione del Rapporto Economico della provincia di Rimini. Il momento più “alto” per discutere dello stato e sulle sorti dell’economica locale. Tra i “ribelli” ci sarà il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà e Fare Comune che aderisce al presidio promosso dal Coordinamento per un’altra economia riminese e che invita la cittadinanza a partecipare. “Salutiamo con estremo favore la decisione di indire un presidio difronte al luogo dove verrà presentato il Rapporto sull’Economia Locale – ha detto il leader di Sel Fabio Pazzaglia. – In questi ultimi venti anni la classe dirigente economica riminese si è concentrata solo su se stessa. Di conseguenza è rimasta in piedi una sommatoria di nomenclature che mortifica le energie e le intelligenze, soprattutto dei più giovani, e tende a riprodursi all’infinito dando spazio solo a nuove leve funzionali al sistema. La politica dal canto suo anziché combattere questa situazione si è fatta coinvolgere in uno stucchevole gioco delle parti. Se la classe dirigente economica riminese vuole dare un contributo reale al fine di combattere la pesante crisi economica che attanaglia anche la nostra realtà deve innanzitutto cambiare valori di riferimento. Cominciando col concorrere alla spesa pubblica in ragione del proprio reddito. Se e’ vero che siamo sull’orlo del baratro chi ha di piu’ dovrebbe pagare di piu’. Altro che scudo fiscale! Esiste un modello economico diverso, quello attuale ha generato la crisi che stiamo attraversando. I rappresentanti del mondo economico devono cominciare a misurarsi con un altro modello di economia più rispettoso delle fasce più deboli economicamente e socialmente e irriverente verso i potentati e le lobby economiche”. Sull’economia locale, oltre le nubi, lo sdegno.
Domenico Chiericozzi