Romagna canto libero. C’è una certa verve impressa nel titolo dell’evento organizzato dal quotidiano la Voce di Romagna per parlare della terra in cui viviamo, siamo nati, lavoriamo e sognamo. Un futuro ma anche un presente, il migliore possibile. Ma è tutto nelle nostre mani? Molto sì, dipende da noi, dalla classe politica, a quella dirigente in senso ampio, al mondo delle imprese, dal senso civico dei cittadini, dal lavoro più sottile, ma meno importante, dei tanti intellettuali presenti tra le terre Malatestiane e del Montefeltro. E da tutti gli uomini di buona volontà. Anche il mondo dell’informazione locale ha il suo “dovere”. Così il quotidiano riminese ci prova da tempo, coerentemente con la propria linea editoriale e con il coraggio del suo direttore, Franco Fregni, “arruffato lupo di mare” (copyright Gianfranco Angelucci). Ma per mettere in fila i tanti discorsi ci vuole tempo, tenacia e una gran pazienza, questo lo abbiamo capito. Sabato scorso però la Voce l’ha fatta grossa. Si è proposta in maniera anche “spettacolare”, uscendo allo scoperto, supernado le colonne fragili di carta in cui vive e comunica ogni santo giorno per passare a quelle del Teatro Galli, portanti, sorniore, forti, sveglie e addormentate allo stesso tempo. Tempo che inesorabilmente, passa. Allora, chi non era a contatto con quell’aria dall’odore misto, umido, e alle correnti fredde che viaggiavano libere all’interno del Teatro “instabile” Galli di Rimini (copyright Andrea Gnassi, ndr) trasformato sapientemente in uno studio televisivo con tanto di direttore di sala, allora potrà rivivere quelle atmosfere e i contenuti su Tele Romagna questa sera alle ore ore 22,00 con repliche venerdì 27 alle ore 9,30 e domenica 29 aprile alle ore 15,00. Gli ospiti in studio: Andrea Gnassi, Manlio Maggioli, Alessia Giacobino, Marisa Zattina, Annalisa Teodorani, Graziano Pozzetto, Franco Fregni e Paolo Gambi (foto) autore del libro “Romagna City”. Dove si parla di Romagna, occorre esserci. A tenere il filo del discorso (non facile) Gianfranco Angelucci. Fateci sapere. Lettere e commenti a: redazione@lapiazzarimini.it
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