Un giorno Stefano mi invitò a fare un giro in Mountain bike. In quel periodo avevo smesso di giocare a calcio, e accettai, spiegandogli però che non avevo la bici idonea per percorsi off road; mi presi una prima bici da fuoristrada, non di altissimo livello, ma che mi permettesse di affrontare i primi sentieri sterrati. Passano i giorni e i mesi, e ho scoperto una disciplina affascinante, nelle nostre uscite sempre più frequenti percorrevamo nuovi sentieri nei boschi, si era spesso a contatto con gli animali che popolano le nostre colline, si faceva sport respirando soprattutto aria sana lontano da macchine e traffico, trovando la tranquillità assoluta, praticando lo sport che mi stava sempre più affascinando. Dopo sette otto mesi, conosciamo dei ragazzi di Rimini che avevano creato e gestivano un sito, www.percorsi-gps.com, con un forum dove ci si poteva scambiare idee e opinioni, oltre a proporre uscite in mountain bike in varie zone della Romagna. Iniziamo a conoscere sempre più persone, il primo di questi ragazzi si chiama Cristian, nel forum identificato con il soprannome “Viracocha”. Io e Stefano con il passare del tempo li abbiamo frequentati sempre più e ad ogni uscita le persone con cui condividere questa passione aumentavano e di conseguenza le amicizie. Si era creato un ottimo rapporto e si alternavano uscite con noi loro ospiti per farci scoprire i sentieri della Valmarecchia. Noi ricambiavamo portandoli alla scoperta della Valle del fiume Conca.
Parecchi conoscevano la zona, ma non erano mai stati al parco del San Bartolo, per chi fa mountain bike è un posto magico, e con piacere ho visto i miei nuovi compagni rimanere affascinati da quei luoghi. Con il passare del tempo le uscite diventavano sempre più impegnative, la fatica si faceva sentire, ma a fine pedalata non ci facevamo mancare qualche bella mangiata in qualche taverna locale.
Dopo un paio di anni, oltre al consolidato sito, i nostri amici di Rimini decisero di formare gruppo ciclistico, che venne chiamato Sbubbikers, e assieme a Stefano decidemmo di farne parte. Come in tutte le società, arrivarono i primi piccoli sponsor, e a primavera abbiamo potuto indossare la nostra prima divisa ufficiale, bianco, rosso, nero i colori ufficiali.
Ora che eravamo una squadra a tutti gli effetti, decidemmo di prendere parte alle prime manifestazioni in abito locale, manifestazioni non agonistiche, la più conosciuta è l´Adriatic Coast, che non premiava le posizioni ma dava punteggi di presenza e come primo anno gli Sbubbikers si sono posizionati al decimo posto.
Durante le prove dell´Adriatic Coast si fanno ennesime nuove amicizie. Un giorno incontriamo Alessandro Bracci e Paride Antolini, iscritti alla Fausto Coppi di Cesenatico. Loro vanno in mountain bike da molto più tempo e fanno circuiti agonistici che li portano a pedalare in tutta Italia, l´affiatamento fra noi aumenta sempre di più, a tal punto che decidono di lasciare una gloriosa e molto più grande società per iscriversi con gli Sbubbikers.
Era una sera di dicembre quando presero parte ad una nostra cena sociale, quella sera ci parlarono del prestigio MTB, una sorta di campionato italiano a tappe sia per società che per atleti singoli, che premia tutti coloro che portano a casa un determinato punteggio accumulato nel portare a termine i percorsi lunghi della gare più impegnative a livello nazionale.
Ci incuriosirono talmente tanto che decisi assieme ad altri dieci ragazzi di tentare la scalata al Prestigio MTB. Ne avevo sentito solo parlare, ma iniziai a fare le domande su come sarebbe stato, a cosa sarei andato incontro, si andava a pedalare sulle Dolomiti, montagne che tutto il mondo ci
invidia. Sarebbe stata un´avventura non di un mesetto, ma un impegno che ci avrebbe portato a stare fuori parecchie domeniche a partire da marzo fino ad ottobre. Tante le regioni che avremmo toccato, dal Piemonte fino alla indimenticabile trasferta fatta in aereo a Palermo. Poi ancora Veneto, Lazio, Lombardia, Trentino ecc. Come primo anno ricevo anche tante dimostrazioni di stima e complimenti dai miei compagni per le prestazioni. In ogni gara affino sempre più la tecnica, si pedala in mezzo a rocce, radici, scalini, affrontiamo prove dove la concentrazione deve essere sempre massima, la fatica che prima facevo nelle uscite al San Bartolo in queste prove è tanta di più. Arriviamo a conclusione della stagione, con tanti sacrifici sono arrivato ad un risultato che tornando indietro di qualche anno non avrei mai pensato di fare. Sono diventato prestigioso, assieme a tutti i ragazzi con cui abbiamo affrontato questa lunga avventura, con Alessandro, Andrea e Umberto assieme ad un atleta veneto siamo gli unici ad aver portato a termine tutte le prove del calendario, conseguendo il titolo di Super prestigiosi. Oltre alle soddisfazioni personali abbiamo compiuto anche una impresa storica, con l´impegno di tutti abbiamo vinto anche il titolo a squadre, paragonandolo al calcio avremmo vinto il campionato Italiano per team. Abbiamo portato in Romagna per la prima volta questo titolo, lasciando dietro formazioni provenienti da regioni come Trentino, Veneto, Lombardia, dove la disciplina della mountain bike è molto più radicata.I festeggiamenti si sono svolti il 2 dicembre a Rimini in un noto hotel; l´organizzazione del circuito ci ha consegnato la coppa, una grande serata che rimarrà fra i miei ricordi più belli. Nel 2011 eravamo sconosciuti, adesso tutti ci temono. Stiamo costruendo una formazione prima di tutto con lo spirito di amicizia che prevale su tutto, ma andremo a difendere il titolo, lotteremo per tenere in Romagna questa coppa, se non dovessimo riuscirci saremo sicuramente pronti a stringere la mano ai vincitori. Concludo con un grande ringraziamento alle persone che hanno permesso che potessi vivere queste indimenticabili esperienze, sono mia moglie Antonella, mio figlio Nicolò, i miei e i nostri successi sono anche merito vostro.
Marco Marchegiani (OCRAM)