In merito alle notizie apparse sulla stampa in questi giorni circa lo svolgimento del servizio di salvamento in caso di sciopero dei marinai di salvataggio, ad intervenire con alcune precisazioni è Giorgio Mussoni (foto), presidente di Oasi Confartigianato. “Su richiesta esplicita di OASI CONFARTIGIANATO la Commissione Nazionale di Garanzia per l’attuazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, dopo aver sentito le parti in causa, con delibera n.12/333 del 09.07.2012, ha emesso la regolamentazione provvisoria sulle prestazioni indispensabili da garantire in caso di sciopero degli addetti al servizio di assistenza alla balneazione della Regione Emilia Romagna, stabilendo che, ove ciò avvenga, “i soggetti che promuovono lo sciopero, i lavoratori che esercitano il diritto di sciopero e i titolari degli stabilimenti balneari, anche riuniti in forma collettiva, garantiranno il servizio di assistenza balneare, assicurando la presenza di una postazione di salvataggio ogni 150 metri, fatte salve le specifiche e motivate deroghe rilasciate dalla Regione Emilia Romagna”.
Inoltre Mussoni coglie l’occasione di ricordare che “la regolamentazione provvisoria non ha fatto altro che confermare l’orientamento, ormai già assunto dal Giudice di Pace di Rimini, che ha in questi mesi ha rigettato tutte le ingiunzioni emesse dal Comune di Rimini contro i titolari degli stabilimenti balneari che, durante lo sciopero dei marinai di salvataggio avvenuto nell’agosto 2009, non avrebbero svolto il servizio di salvamento in sostituzione dei lavoratori in sciopero. Il Giudice riminese aveva in fatti ritenuto che l’assenza dell’espletamento integrale delle procedure previste dalla L. 146/90 citata da parte degli organi preposti (solo il tentativo di conciliazione risulta effettuato) non può essere posta a carico, in termini di pregiudizio dell’attività imprenditoriale, dei titolari degli stabilimenti balneari, ne può sopperirvi d’imperio l’autorità comunale”.