Un successo oltre ogni aspettativa ieri sera per la prima edizione della Molo Street Parade che ha portato sul porto canale di Rimini decine di gettonatissimi Dj a mixare dalle plance di dieci perscherecci.
Sin dal tardo pomeriggio, migliaia di residenti e turisti hanno invaso l’intera area in cui sarebbe di lì a poco andata in scena la manifestazione che prevedeva i “sardoncini” messi a disposizione dal Consorzio Linea Azzurra e vino bianco fresco (un piatto di sardoncini e vino 5 euro). “Una festa splendida che ha unito tutti giovani e meno giovani. All’estero ne fanno tantissime di queste iniziative, era ora che anche a Rimini se ne facesse una” ha detto Francesca ventitreenne riminese felicissima dell’iniziativa. Un po’ meno il fidanzato “un po’ più fighetto”. In effetti c’è tutta Rimini, in tanti si conoscono (o si riconoscono). Fa caldo ma c’è tanta voglia di divertirsi. Dalla Iole non è neanche mezzanotte e già in tanti ballano sui tavoli.
Insomma, un’altra “genialata” del sindaco Andrea Gnassi e del suo staff. Con un giro economico di grande rilievo, che molto probabilmente ha rinfrancato le casse degli organizzatori che hanno investito nell’evento circa 200 mila euro. E se il buon giorno si vede dal mattino, in quella che è stata l’anticipazione della Note Rosa 2012, i presupposti ci sono tutti per un altrettanto successo il prossimo week end per il grande evento che impegnerà ben 110 km di costa, da Comacchio a Cattolica.
Tutto bello fino alle 22 dopodiché i sardoncini rimangono nei vassoi, passano in secondo piano e l’evento si trasforma in qualcosa più vicino ad un “alcol street parade”, soprattutto in determinate zone, grazie anche al servizio certosino messo in campo da un nutrito gruppo di venditori abusivi, che con tanto di carrello con secchi pieni di ghiaccio, vendono a prezzi assolutamente concorrenziali birra fresca in bottiglia. All’abusivismo hanno fatto seguito ben presto numerose scene di degrado. L’immondizia è dappertutto, quando va bene nei sacchi, ma fuori dai bidoni della raccolta differenziata, ma sono le bottigle di vetro le vere protagoniste, sono ovunque. Tantissime quelle che rotolano a terra con “i soliti idioti” che si divertono a prenderle a calci. Troppi i bidoni grigi dell’indifferenziata, troppo pochi quelli verdi per il vetro.
Quando all’una in punto tutti i Dj tolgono le mani dalla consolle, c’è ancora tantissimo fermento, le sirene delle ambulanze accorse sul posto si sono sentite più di una volta, ma a occhio non si registrano episodi gravi. Tantissimi e ripetuti gli atteggiamenti incivili, l’effetto alcol è palese. Ma il servizio d’ordine sulla banchina, transennata per evitare “cadute in mare”, ha tenuto benissimo grazie all’impeccabile atteggiamento del personale impegnato nel servizio.
In questo contesto molto festaiolo, non si fa attendere di molto il consigliere di Sel e Fare Comune Fabio Pazzaglia che richiama “all’ordine” il primo cittadino così: “Il nostro direttore artistico, Andrea Gnassi, è riuscito in una nuova impresa: trasformare il porto di Rimini come una discoteca a cielo aperto. Lo invitiamo a riposarsi, dopo questa ennesima fatica, in vista dei prossimi appuntamenti. Ci riferiamo a quelli meno festatioli è più problematici. Giovedì prossimo ad esempio c’è il Consiglio Comunale e in quella sede parleremo del lavoro gravemente sfruttato e paraschiavistico nel settore del turismo. Visto che Rimini ha bisogno di una direzione politica su un tema così importante, proponiamo a Gnassi il seguente patto: dal lunedì al venerdì potrebbe cercare di fare il Sindaco, così poi il sabato, con la coscienza a posto, potrebbe scatenarsi nelle tante occasioni che offre l’estate riminese. Domenica riposo. Ci sembra un compromesso onorevole. Chissà cosa se il nostro direttore artistico è d’accordo.”
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Redazione Online
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