La notizia del fallimento di Aeradria sta facendo tremare i polsi della città. “Abbiamo perso tutti” – ha sintetizzato Mauro Gardenghi, leader della Confartigianato. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della provincia di Rimini Stefano Vitali, per il momento, bypassano le polemiche e stanno sui temi più concreti e urgenti: capire nell’immediato futuro cosa fare per evitare il black out economico. Purtroppo le notizie non sono buone. Nell’incontro di questa mattina con i rappresentanti dell’Enav, l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo a cui è demandata la gestione e il controllo del traffico aereo civile, è emerso che la concessione decade purtroppo con il fallimento e che la stessa concessione può essere riproposta solo ad esito positivo di una nuova gara europea, le cui procedure – si legge in una nota – non possono avere certo tempi immediati. La ‘delusione’ si avverte in tutti gli ambiti. “E’ una doccia gelata per la nostra economia” – fanno sapere da Confindustria guidata da Paolo Maggioli (nella foto di copertina) – che getta un velo di preoccupazione su tutti gli imprenditori e si somma a una serie di fattori negativi che gravano sulle imprese ormai da un quinquennio”.
Gli industriali entrano nel merito. “Purtroppo tutti noi paghiamo una gestione non professionale dovuta a una conoscenza inadeguata di un settore, quello aeroportuale, che invece richiede grandi competenze. E’ un’amara lezione da cui occorre imparare. Non entriamo nel merito degli aspetti tecnici nella convinzione che la giustizia debba fare il suo corso senza tentennamenti. A questo punto non possiamo che essere propositivi e guardare avanti. Sembra, infatti, esserci la volontà comune di non rinunciare ad una infrastruttura tanto importante, senza la quale altre infrastrutture (Fiera e Palacongressi) non potrebbero andare avanti, e Confindustria Rimini farà tutto il possibile insieme alle altre categorie economiche perché ciò avvenga. Auspichiamo quindi che d’ora in poi si agisca con rapidità ed efficienza per garantire la continuità di esercizio all’aeroporto di Miramare al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione definitiva che garantisca un futuro stabile all’aeroporto e prospettive positive per tutta l’economia della provincia.”
Per il Movimento 5 Stelle “l’amarezza di non aver avuto abbastanza peso elettorale” per far valere le proprie osservazioni. In tutte le nostre azioni dal 2011 ad oggi – scrivono – c’è sempre stato l’intento di impedire ciò che si è verificato nella giornata di ieri. I nostri continui richiami alla legalità e all’osservanza delle norme vigenti sono rimasti inascoltati per motivi di cui la magistratura, presto o tardi, riferirà nelle opportune sedi”. Quanto alla parte economica, i grillini pongono l’accento su uno dei pochi asset strategici per il nostro turismo. “Se i milioni di Russi e i gruppi economici interessati alla partecipazione fossero stati veri, dal 2011 ad oggi, la situazione finanziaria di Aeradria sarebbe diversa. Nella realtà dei fatti, invece, Aeradria è passata per diverse richieste di concordato successive e per scoperte che paiono indicare il “gonfiaggio” di diversi parametri di valutazione”. Infine sul provvedimento. “Per quanto ci riguarda intuiamo che il provvedimento della magistratura sia stato tutto tranne che una decisione presa a cuor leggero e che, se sono saltati anche i vincoli dell’interesse pubblico preminente, vuol senz’altro significare la gravità di ciò che è stato rilevato”.
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