L’ex vice sindaco di Coriano, Giuseppe Arangio (foto), non ce l’ha fatta a ”tenersi il rospo” e ha affidato a una lettera rivolta ai cittadini i motivi delle sue dimissioni presentate un mese fa. L’ha fatto con ritardo perché era in accordo con la Giunta di convocare un’assemblea pubblica e rendere partecipi tutti i corianesi, ma “c’è chi, violando la parola d’onore data – dice il Arangio – ha fatto in modo che non venisse organizzato quanto promesso. Le mie dimissioni (vai alla notizia QUI) sono state rese pubbliche senza che io lo sapessi. Avevamo concordato di fornire spiegazioni del mio gesto ai cittadini e poi alla stampa, ma è avvenuto il contrario”.
Sembrava essersi dimesso per motivi personali e sarebbe comunque rimasto a lavorare per Progetto Comune e invece le ragioni erano diverse: “non mi sono dimesso per motivi di salute o personali. Mi sono dimesso per una insanabile frattura tra me e il sindaco Spinelli. E’ stato uno scontro politico tra la politica del fare, la mia, e la politica dell’apparire, quella del Sindaco Spinelli. Per il quale nulla è più importante di un trafiletto su un giornale che parli di lei! Tutto il resto e ‘ secondario e ininfluente. In special modo se perseguito ed attuato da altri. Questa è la verità. L’apparire è molto più importante del “fare”. Non mi riconosco più in una politica che ha tradito completamente gli ideali del movimento “Progetto Comune” che io ho creato. Non ho nulla da spartire con una Giunta che è lontana dalla gente come la Luna dal Sole. Non ho nulla da spartire con un Sindaco che vive sul suo empireo fatto di fantasie e di idilli autocelebrativi senza avere la minima percezione dei danni devastanti che molte decisioni hanno creato! Valga per tutti la riorganizzazione della struttura della macchina comunale, la nomina dei capi-area, lo staff del Sindaco”.
Insomma, sembra non avere peli sulla lingua, Arangio. D’altro canto, l’amministrazione corianese prende le distanze da quanto affermato finora e dice: “siamo rammaricati per quanto abbiamo appreso dalla stampa. Non riteniamo opportuno entrare nel merito delle questioni sollevate, in quanto mere affermazioni di principio del tutto personali e destituite, peraltro, di qualunque fondamento. Circa le ragioni delle dimissioni siamo certi che i cittadini corianesi non avranno dubbio alcuno. Proseguiremo il cammino intrapreso con serenità e disponibilità, rispetto e ascolto nei confronti di tutti i cittadini di Coriano”.
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IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
Cari concittadini Corianesi
è passato un mese dalle mie dimissioni da Vicesindaco ed Assessore del Comune di Coriano. E’ giunto il momento di dire a tutti Voi i veri motivi delle mie dimissioni. In ritardo certo, ma perché vi è stato chi, violando ogni parola d’onore data e poi rinnegata, ha fatto in modo che non venisse organizzata l’assemblea pubblica promessa. Assemblea pubblica che sarebbe stata necessaria per spiegare ai cittadini di Coriano i veri motivi del mio gesto. Non mi sono dimesso per motivi di salute o personali. Mi sono dimesso per motivi politici a causa di una insanabile frattura fra me e il Sindaco Spinelli. E’ stato uno scontro politico tra la politica del fare, la mia, e la politica dell’apparire, quella del Sindaco Spinelli. Per il quale nulla è più importante di un trafiletto su un giornale che parli di Lei! Tutto il resto è secondario ed ininfluente. In special modo se perseguito ed attuato da altri. Questa è la verità. L’apparire è molto più importante che il “fare”. Non mi riconosco più in una politica che ha tradito completamente gli ideali del movimento “Progetto Comune” che io ho creato. Non ho nulla da spartire con una Giunta che è lontana dalla gente come la Luna dal Sole. Non ho nulla da spartire con un Sindaco che vive sul suo empireo fatto di fantasie e di idilli autocelebrativi senza avere la minima percezione dei danni devastanti che molte decisioni hanno creato! Valga per tutti la riorganizzazione della struttura della macchina comunale, la nomina dei capi-area, lo staff del Sindaco. A peggiorare tutto questo poi contribuiscono anche gli aedi personali del Signor Sindaco con la loro azione di servile esaltazione. La realtà è che la gente si sente tradita e che, al di là delle chiacchiere, ha visto realizzare ben poco di quanto promesso. Quando avrò l’opportunità di un confronto vero con i cittadini sarò più esaustivo su ogni aspetto della questione. Rimarrò in Consiglio Comunale come consigliere per rappresentare degnamente e con dedizione assoluta, come ho fatto fino ad ora, tutti quelli che mi hanno votato. Ceratamente non con “Progetto Comune”. Coriano 17 giugno 2013