La conversione di Cinecittà in campo profughi, voluta dagli Alleati alla fine della seconda guerra mondiale, è il soggetto di un film documentario basato su originali ricerche d’archivio. Il campo di Cinecittà emerge come un’incredibile allegoria dei nostri tempi, in cui gli spazi della finzione cinematografica diventano luoghi di vite scampate al massacro. Il film esplora le condizioni umane, storiche e politiche di quel momento storico, sino alla ripresa delle attività cinematografiche nel 1950, quando migliaia di profughi di guerra si trovarono a fare le comparse nel mitico Quo Vadis.
Per Profughi a Cinecittà, il film documentario di Marco Bertozzi (Italia 2012, 52′), il buio in sala è al Teatro degli Atti venerdì 1 febbraio (ore 21, ingresso libero). Saranno presenti Marco Bertozzi e Antonio Mazzoni.
Scritto dall’autore insieme a Noa Steimatsky, il film è prodotto da Cinecittà Luce e Vivo film, con il patrocinio di UNHCR-Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. L’incontro fa parte di “Credere, odiare, resistere: vivere sotto la dittatura fascista e nazista, 1922-1945”, il Progetto Educazione alla Memoria promosso dal Comune di Rimini per l’anno scolastico 2012/2013.