Proprio la crescente difficoltà nel trovare un’occupazione da parte dei giovani e ancor più degli over 45, ha coinvolto anche il territorio riminese con una risposta concreta: la nascita, dell’associazione “La Rimini che vorremmo” . L’Associazione, che non ha scopo di lucro e opera solo per fini di solidarietà e di utilità sociale, si rivolge principalmente ai disoccupati, ma anche a coloro che un lavoro ce l’hanno e vogliono cambiarlo o semplicemente tenersi informati sul mondo del lavoro. L’idea nata nel gennaio 2011 dal dott. Corrado Paolizzi, medico di base , a cui si rivolgevano gli stessi pazienti per la ricerca di un posto di lavoro, è stata col tempo promossa e sviluppata da tre donne: Stefania Brisigotti, Rita Fabbri e Bernadetta Ranieri, quest’ultima chiamata a svolgere il ruolo di Presidente.
Il primo e fondamentale scopo statutario che si pone l’Associazione è la tutela dei diritti e dei doveri delle persone in stato di disoccupazione e, per attuare ciò, essa si è posta una serie di obiettivi: favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro (senza sostituirsi all’operato delle agenzie per il lavoro e al Centro per l’Impiego) promuovendo l’occupazione; promuovere e coordinare attività di formazione e orientamento sia per permettere un’ulteriore specializzazione a livello lavorativo e sia per permettere una riqualificazione delle competenze già acquisite; promuovere eventi sportivi, enogastronomici e sociali in modo da favorire la diffusione e la conoscenza delle proprie attività e dei valori culturali e sociali che ispirano l’associazione stessa, anche finalizzati alla rivalutazione del territorio e dei prodotti locali, nonché quale strumento aggregativo tra i soci.
Attualmente, l’attività principale dell’Associazione si svolge sulla bacheca del più famoso social network, Facebook, dove quotidianamente si stila un file contenente le principali offerte lavorative presenti sul web, gli utenti si scambiano informazioni e loro stessi possono pubblicare annunci, denunciare truffe e raggiri (che di questi tempi non son pochi) e proporre il proprio curriculum. Inoltre, nel gruppo sono presenti anche titolari di aziende del territorio riminese, i quali possono fare la loro richiesta di personale e seguono il divenire delle problematiche inerenti al mondo del lavoro. Quindi, una vera e propria piazza virtuale dove domanda e offerta di lavoro si intrecciano e dove viene fatta dell’informazione sulle normative vigenti in materia di contrattualistica e divulgazione di corsi di formazione di ogni genere.
Una rete della cosiddetta “società civile” a cui va tutto il nostro incoraggiamento e sostegno, che ogni giorno cresce per dare risposte là dove la “politica” non arriva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA