di BERNADETTA RANIERI
Ecco una breve ‘guida’ ragionata per non soccombere di burocrazia. Prima una doverosa premessa. Abrogata l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, dal 1 gennaio 2013 è stata introdotta una nuova prestazione previdenziale : la Mini-Aspi (assicurazione sociale per l’impiego), voluta dalla Fornero con la legge 92/2012. Ciò che differenzia la Mini-Aspi dalla precedente formula è la presentazione della domanda che deve essere fatta entro il termine di due mesi a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro e non più l’anno successivo a quello in cui si era svolta l’attività lavorativa. Inoltre, è rivolta a coloro che abbiano almeno 13 settimane di contribuzione accumulata nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, a differenza delle 78 giornate previste dallo strumento precedente. Ma la novità più importante è che il riconoscimento di tale indennità è oggi possibile, a differenza di quanto avveniva in passato, solo in presenza di uno stato di disoccupazione ancora valido, ovvero una dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa (c.d. “DID”) rilasciata presso il Centro per l’Impiego nel cui ambito territoriale si trovi il proprio domicilio.
Dall’analisi della banca dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia Romagna) del Centro per l’impiego di Rimini, risulta che, nelle settimane dal 19 agosto al 28 settembre, giungeranno a scadenza circa 23.000 contratti di lavoro, di cui solo 8.000 circa corrispondenti a persone in possesso di una DID valida. Questo fa presumere un flusso molto consistente di persone che si recherà ai Centri per l’impiego (CpI) per il rilascio della DID o anche solo per richieste di informazioni. La domanda, invece, deve essere presentata all’INPS, esclusivamente in via telematica ma questo non precluderà l’afflusso di utenti ai CPI anche per la presentazione della domanda, a fronte, soprattutto, di informazioni poco corrette o non complete.
Proprio in prospettiva dell’arrivo a breve di un esercito di lavoratori stagionali, l’Assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Rimini, Meris Soldati spiega: “Le nuove norme sui lavoratori stagionali introdotte dalla ‘legge Fornero’ oltre a ridurre le tutele, creano anche difficoltà gestionali per quanto riguarda gli adempimenti burocratici. Siamo molto preoccupati per i probabili disagi che i nuovi adempimenti e il mutato regolamento potranno creare ai lavoratori e, di conseguenza, anche alle strutture deputate alla raccolta delle domande; per questo abbiamo intensificato la collaborazione tra Istituzioni per offrire informazioni e servizi, anche telematici, per ridurre al massimo le criticità”.
Al fine, dunque, di snellire il viavai di utenti e le procedure da adottare si sono individuate modalità condivise di approccio per creare un flusso di dati utile a fornire informazioni corrette all’utenza che si rivolgerà sia ai Patronati che all’INPS. D’altro canto, per il CpI si è valutato necessario prevedere una procedura d’urgenza che consiste nel rilascio di una “prenotazione di iscrizione” che avrà validità di rilascio di Dichiarazione d’Immediata Disponibilità ma che sarà perfezionata, entro i due mesi successivi, tramite appuntamento presso il CPI. Tale modalità non pregiudica nessun diritto del lavoratore ma consente ai CPI di “regolamentare” i flussi, scaglionandoli nelle settimane successive. Resta sempre e comunque valida la possibilità di richiedere la DID on-line, attraverso la registrazione sul portale regionale Lavoro per Te.
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