La crisi economica e il disagio sociale sono palpabili. E i tristi fatti di cronaca, vicini e lontani, fanno il resto. Così l’Assessore ai Servizi sociali della provincia di Rimini, Mario Galasso, scrive ai 25 centri sociali anziani Chiede “di segnalare persone, famiglie, che versano in situazioni economiche critiche senza richiedere alcun aiuto “per dignità”, in modo che le istituzioni e i pubblici servizi possano materialmente aiutare e supportare coloro in difficoltà. Il periodo è difficilissimo, ma poterle incontrare, farle sentire meno sole, condividere il peso delle difficoltà, cercare di orientarle e di accompagnarle ai servizi, forse non è molto ma, credetemi, sono segnali di una comunità che si rimbocca le maniche e cerca di sostenere i suoi rappresentanti più deboli e fragili”.
La richiesta nasce – precisa in una nota l’amministrazione provinciale – da una riflessione seguita al “triplice suicidio di Civitanova, avvenuto solo pochi giorni fa” e dalla consapevolezza che “oggi chi non ha il minimo per sopravvivere è in numero enormemente più grande di coloro i quali utilizzano i servizi. In una situazione come questa e nonostante le gravi difficoltà economiche in cui versano i servizi stessi, è ancora più che un dovere, ma un vero e proprio obbligo morale avvicinare le famiglie e i singoli in difficoltà”. “I vostri centri – conclude l’assessore Galasso – coprono tutto il territorio della nostra Provincia e voi, insieme ai vostri soci, conoscete benissimo la realtà che vi circonda. Per questo vostro radicamento, e la stima nei confronti delle vostre attività, chiedo a ciascuno di voi di aiutare le istituzioni per poter intervenire in maniera più diffusa, capillare e precisa sul territorio”.
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