di BERNADETTA RANIERI
L’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal Comune di Coriano per la chiusura del canile ha scatenato non poche polemiche tra i cittadini. Tanta amarezza anche tra gli operatori del canile che hanno appreso la notizia attraverso internet, senza essere avvisati prima. Ma facciamo un passo indietro per meglio illustrare le motivazioni che hanno portato il Comune a una decisione tanto urgente quanto inaspettata.
La vicenda ha inizio lo scorso marzo quando la concessione rilasciata all’associazione “Amici di Benny” per la gestione del canile scade e il Comune decide una proroga transitoria in attesa della pubblicazione di un nuovo bando da emettere entro il 31 maggio. Il bando non viene emesso, perché durante la stesura dello stesso il Comune scopre che struttura è abusiva in quanto mancante dell’autorizzazione sanitaria dal 1993. Il 7 ottobre arriva, dunque, l’ordinanza di sgombero che il Sindaco, Mimma Spinelli, definisce come “una scelta difficile ma obbligata”. Il benessere degli animali per noi è una priorità e le tempistiche per l’adeguamento non sono compatibili con il loro benessere”. L’ordinanza conferisce mandato al Responsabile dell’Area Gestione del Patrimonio di provvedere a individuare una struttura idonea a cui affidare i 27 cani e a reintrodurre nell’ambiente di provenienza i 26 gatti.
In poche ore la casella mail del Sindaco viene intasata, l’opposizione lancia critiche, gli animalisti insorgono e i volontari dell’associazione “Amici di Benny” si scagliano contro il Comune dicendo che “c’è stata una grossa mancanza da parte del Sindaco per non averli avvisati di questa ordinanza. Noi sapevamo anzi che c’erano tutte le prospettive per poter trovare una soluzione e che il canile potesse avere le risorse per continuare a operare. I lavori potevano essere fatti, la struttura poteva essere messa a norma e non si parli di benessere degli animali”.
Ora, da un lato l’associazione ha presentato un esposto alla Procura di Rimini per maltrattamento di animali nei confronti di ignoti, rifacendosi a una sentenza della cassazione per cui si può configurare come reato anche il semplice spostamento di animali anziani che hanno vissuto a lungo in una struttura. Dall’altro, l’opposizione lancia la proposta di istituire una commissione consigliare d’indagine “per far chiarezza su tutta la situazione, sulle responsabilità e le modalità di gestione della convenzione”. Infine, l’amministrazione ha anticipato che a breve convocherà un’assemblea pubblica, con invito rivolto ai Presidenti delle 8 associazioni animaliste presenti sul territorio, per dare tutte le informazioni del caso. A tal proposito, la domanda più ricorrente tra i corianesi è: “ma non era meglio discutere con i cittadini delle possibili soluzioni da adottare prima di formare un’ordinanza con carattere d’urgenza?” Staremo a vedere.
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