Basta cemento. Il Tribunale amministrativo regionale di Bologna ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da alcuni privati, relativa alla variante anti-cemento, approvata dal Consiglio Comunale di Rimini lo scorso aprile. “Aspettiamo il giudizio di merito, ma questo primo pronunciamento testimonia la validità dell’atto che abbiamo adottato – commenta il sindaco Andrea Gnassi – Una variante che si poggia sull’idea di città delineata nel Masterplan strategico e di cui anche il TAR riconosce la sostanza: si supera il vecchio modello di sviluppo e si prosegue sulla direzione di marcia che abbiamo indicato, passando dallo sviluppo quantitativo a quello qualitativo.” La variante ha definito le nuove potenzialità edificatorie e ha introdotto requisiti per le prestazioni ambientali dei nuovi insediamenti, con l’obiettivo dichiarato di porre un freno al consumo del territorio e cambiare definitivamente il modello di sviluppo della città. La riduzione degli indici edificatori ha già interessato più di 100 progetti, per un taglio complessivo di oltre 300mila metri quadrati. “In sostanza – conclude il sindaco – si riconosce all’Amministrazione Comunale il potere di individuare le regole più idonee per la pianificazione urbanistica del territorio, nell’interesse della collettività, a dispetto di quella cultura del cosiddetto diritto acquisito che sta finalmente tramontando”. (mi.nic.)
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