Nonostante qualche indicatore macroeconomico nazionale muova all’insù, la crisi è ancora tutta nella carne di migliaia di famiglie. A risentirne di più determinate fasce di donne e uomini che, troppo ‘anziani’ per un primo impiego e troppo ‘giovani’ per la pensione, hanno enormi difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro. Così la formazione diventa fondamentale. Anche se la nota ufficiale di Palazzo Garampi non spiega come e dove verrano utilizzate le risorse e per quali fasce di lavoratori, il fondo da 130 mila euro frutto di un protocollo d’intesa tra amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) presentato questa mattina (foto), rappresenta certamente un’opportunità “per chi ha perso il lavoro travolto dalla crisi economica”. Paradossale, tuttavia, il fatto che, giunti al terzo anno abbondante (conclamato) di crisi siamo ancora costretti a ‘registrare’ iniziative a carattere ‘sperimentale’. Il Comune spiega così: la fase sperimentale durerà un anno e l’accordo potrà essere rinnovato se si otterranno i risultati sperati. Ma quali siano (in numeri) i risultati attesi, non è noto. Piuttosto ovvie le considerazioni. “Anche nel nostro territorio è in aumento il numero di aziende costrette a chiudere i battenti – commenta il vicesindaco Gloria Lisi – e quindi cresce il numero dei lavoratori che spesso da un giorno all’altro si ritrovano senza più un’occupazione. Il protocollo che abbiamo firmato con i sindacati è dedicato a quei lavoratori che faticano a reinserirsi nel mondo del lavoro. Seguendo l’impostazione in cui crediamo fortemente di un welfare delle capacità che va oltre l’assistenza e i meri interventi a pioggia, questo fondo nasce per fornire strumenti utili a reintegrarsi in un mondo del lavoro che cambia, attraverso attività formative e favorendo le aziende affinché stipulino nuovi contratti di lavoro”. Il punto di vista dei sindacati. “Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale un impegno per cercare di dare una risposta concreta a chi ha perso il lavoro, rimettendolo in pista – commenta il segretario della Cgil Graziano Urbinati – Attraverso tirocini e incentivi alle imprese proviamo non solo a ridare un lavoro, ma anche un’identità e una dignità a chi si trova in situazioni difficili. Con le politiche attive proviamo a fare un salto di qualità”. “Non è un fondo destinato all’assistenza – aggiunge in rappresentanza della Uil Antonello Cimatti – Il primo obiettivo di questo protocollo è farci trovare pronti, quando l’economia ripartirà, per favorire il reinserimento dei lavoratori. Altro elemento di novità è la creazione di un tavolo di raccordo, che consentirà ai soggetti firmatari di verificare ed eventualmente aggiustare il percorso”. “E’ un sistema diverso di affrontare i problemi rispetto al passato – conclude il segretario della Cisl Massimo Fossati – Insieme vogliamo costruire una rete di politiche attive, per trovare nuove strade da percorrere e affrontare un problema sempre più pesante sul nostro territorio. Avvieremo percorsi che guardano alla situazione complessiva dei soggetti, per valutare le azioni più adatte”. Il fondo, a cui il Comune destina i 130mila euro con risorse di bilancio, saranno aggiunti ulteriori 20mila euro di residuo. Prossimamente. (D.C.)