di MILENA ZICCHETTI
Da San Mauro a Rimini, Bologna, Massa, Livorno fino a Messina, volti femminili che hanno ispirato poesie, a volte anche inedite, sucitato amori più o meno grandi o più o meno corrisposti, il tutto documentato da immagini, lettere, preziosi cimeli, aneddoti e curiosità. Un Giovanni Pascoli inedito e sconosciuto quello che verrà presentato alla mostra documentaria “Affari di Cuore. Gli Amori di Zvanì” sabato prossimo 4 maggio a Casa Pascoli. Per la prima volta verrà affrontata una tematica del tutto nuova, in cui finalmente verranno svelate al pubblico le figure femminili che il poeta ha incontrato lungo il suo viaggio per l’Italia. “Questa mostra è il risultato di un lungo lavoro di ricerca – spiega Miro Gori, sindaco di San Mauro Pascoli. L’idea era quella di cercare di capire quali fossero stati realmente i rapporti di Giovanni Pascoli con le donne, argomento spesso trattato con troppa superficialità, tenendo conto anche del rapporto particolare e della forte influenza delle sorelle Ida e soprattutto Mariù”.
Da questa ricerca ne è risultata una mostra piuttosto ricca di informazioni ed è proprio Rosita Boschetti, curatrice del Museo Casa Pascoli, che entra nel dettaglio. “Il rapporto Pascoli-donne è un tema del tutto inesplorato e su questo c’è sempre stata molta curiosità. Il nostro non vuole essere gossip, ma un modo per far conoscere il poeta in un’altra veste, che non è esclusivamente quella che si ricorda dai libri di scuola, di un uomo ripiegato su se stesso, molto chiuso, ombroso. La passione amorosa non è mancata nella sua vita anche se, fino a che punto si sia spinta, non potremo mai saperlo. In tutte le città in cui ha vissuto, ci sono delle presenze femminili e di gran parte di queste siamo riusciti a trovare delle immagini, a dar loro un volto. Pascoli, essendo un poeta, era dotato di un’altissima sensibilità che ha colpito queste donne, tutte rimaste affascinate da lui, in qualche modo. Il periodo giovanile, pare essere il più ricco di esperienze amorose, perché è anche il periodo più libero dalle sorelle, che ancora non pesavano nella sua vita e che furono causa della fine di molte sue relazioni”.
Ecco quindi che incontreremo Emma Tettoni, Giuseppina Cattani e Giulietta Poggi, quest’ultima innamorata di lui ma non ricambiata, nel periodo in cui il Pascoli visse a Bologna. A Massa ci fu un amore platonico con Barbara Papini, una donna di origine nobile con cui si scambiò solo sfuggenti sguardi. Ci furono anche scandali legati ai suoi amori, come quello a Livorno per Lia Bianchi, una giovane sedicenne di vent’anni più giovane, figlia di un amico musicista. Pare volesse addirittura sposarla, ma le sorelle lo impedirono. Altro scandalo sempre per la differenza di età a Messina, dove si innamorò della giovane Giovanna Marcianti, sua allieva. Ma tra i grandi amori ci sono anche due donne locali, molto importanti nella vita amorosa del poeta.
Il primo grande amore, la sammaurese Erminia Tognacci, morta prematuramente a soli 16 anni nel ’78, quando Pascoli era a Bologna all’univerità e Imelde Morri, la cugina di Rimini, con cui il Pascoli si fidanzò dopo il matrimonio della sorella Ida. Il Pascoli le aveva fatto dei regali, era andato a chiederla in moglie ai famigliari, le aveva comprato un anello e aveva intenzione di sposarla, se non fosse stato per Mariù che, scoperta la cosa, lo mise alle strette e, inventando anche delle finte malignità, lo convinse a lasciarla e non sposarla. Giovanni Pascoli e l’amore, un binomio nuovo e ricco di sorprese, sicuramente sofferto, tanto che in un’ intervista al poeta dal titolo Confidenze di salotto, egli alla domanda su quale fosse la sua più grande passione rispose: “Sarebbe l’amore…invece è il fumo”.
La mostra, promossa dal Comune di San Mauro Pascoli in collaborazione con la Provincia di Forlì-Cesena, il Ministero per i beni e le attività culturali e sponsorizzata da Sammauroindustria, sarà inaugurata sabato 4 maggio alle ore 15:30 al Museo Casa Pascoli e redterà aperta fino al 4 agosto. Per inforazioni: Museo Casa Pascoli: info@casapascoli.it
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