di ALBERTO BIONDI
Passi in avanti ne abbiamo fatti e continuiamo a farli. Il volto di Rimini sta cambiando, con la lenta costanza dei mutamenti importanti. Se una volta eravamo fieri di esibire la medaglia di capitale balneare, da qualche anno a questa parte la città lotta per scollarsi di dosso un cliché che inizia a starci stretto: quello di industria turistica a catena di montaggio, in cui l’ospite entra a far parte del solito meccanismo spiaggia-albergo-vita notturna che purtroppo, in tempi di crisi, s’inceppa molto facilmente. L’offerta della Riviera sta cambiando e le iniziative che cercano di spostare l’attenzione dal lungomare al centro storico, dai chiringuitos al Corso, sono sempre più numerose. “Moby Cult, incontri con l’autore” è una di queste e il solo fatto che siamo arrivati alla XXIII edizione la dice lunga sul successo raccolto negli ultimi anni.
Da quando la manifestazione si è spostata dal tendone del porto (vi ricordate?) alla Vecchia Pescheria, il centro si è animato; chi era nei paraggi per infilarsi in una cantinetta magari ha preferito fermarsi ad ascoltare l’ospite prestigioso, il volto noto, e con un pizzico di fortuna i soldi del mojito son finiti in libreria. Perché se da una parte il successo di Moby Cult va ricercato nella crescente offerta culturale di Rimini, dall’altra sono gli ospiti invitati che fanno la differenza e catturano l’interesse: firme del giornalismo, autori, poeti, attori e scienziati, chiamati dall’organizzatrice Manola Lazzarini per promuovere il loro ultimo libro. Il dialogo che nasce con il pubblico è più vicino alle “quattro chiacchiere” tra amici, al talk show letterario, che non al clima imbalsamato delle conferenze ed è anche per questo che negli anni si è formato un vero e proprio pubblico di “aficionados”.
Dodici gli appuntamenti di questa edizione, nove a Rimini e tre Riccione. Si parte a Riccione il 2 agosto con il giornalista Gianantonio Stella che converserà sulla “fiera delle parole” a cui assistiamo ogni giorno in tv e sui giornali; il 3 agosto il documentarista Gianni Fasanella apre il cartellone di Rimini presentando “Una lunga trattativa”, indagine sui rapporti Stato-mafia da poco nelle librerie; martedì 6 agosto è invece il turno di Manuel De Sica, con “Di figlio in padre” assieme all’attore e regista Vittorio; a seguire, l’8 agosto Roberto Pinotti parlerà del suo libro “UFO: oltre il contatto”. Il 10 agosto si torna a Riccione, con Raul Casadei che presenta “Bastava un grillo (per farci sognare)” mentre l’11, a Rimini, l’attrice e monologhista Lella Costa presenta “Come una specie di sorriso”. Il 13 agosto prende la parola un’altra donna, la scrittrice Antonella Boralevi, con il suo “I baci di una notte”, poi il 20 arriva Valerio Massimo Manfredi a presentare “Il mio nome è Nessuno. Il giuramento”. Per il 22 agosto è atteso Mauro Corona, scultore e alpinista, che presenta “Guida poco che devi bere”, mentre il 24 agosto Sergio Zavoli legge “L’infinito istante”. A chiudere la rassegna ci pensano Guido Meda, a Rimini il 27 agosto con il suo “Il miglior tempo”, e Marco Travaglio a Riccione. “L’ammucchiata” è il titolo ironico dato dal giornalista alla serata, che chiuderà il sipario sull’edizione di Moby Cult più ricca di stars.
Gli incontri si terranno presso la Vecchia Pescheria di Rimini e in Piazzetta San Martino a Riccione, alle 21.30. L’ingresso è libero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA