Il deputato PD riminese Tiziano Arlotti si è iscritto oggi a parlare in chiusura della seduta della Camera (a nome anche della collega Emma Petitti) per segnalare il problema del nubifragio a Rimini e chiedere interventi al Governo. Di seguito il testo.
Nella giornata di ieri, 24 giugno, il territorio della Provincia di Rimini, e in particolare il Comune di Rimini e le vicine Riccione e Cattolica, è stato colpito da condizioni meteorologiche avverse di carattere eccezionale, con grandinate intense e valori fino a 123 mm di pioggia in un’ora registrati dalla stazione dell’Agenzia regionale protezione ambiente. Si è trattato di un evento che non trova riscontri a fare data dal 1920, e le eccezionali precipitazioni hanno causato ingenti danni – tuttora in corso di valutazione e computo – alla rete viaria, agli immobili pubblici (tra cui tribunale, scuole e asili), agli edifici privati e in special modo alle attività economiche e produttive, con interi stabilimenti allagati e costretti a sospendere l’attività. Il primo entroterra riminese ha dovuto aggiungere quello della grandine che messo in ginocchio le colture di pregio dell’agricoltura locale, come vite e olivo. Si contano purtroppo anche due decessi di anziani in qualche modo legati agli allagamenti. Lo stato di emergenza è stato affrontato dagli enti locali e dal Comune di Rimini in particolare mettendo a disposizione tutte le risorse umane e materiali, assicurando il massimo livello di operatività ed assistenza ai cittadini.
Il Prefetto e il Sindaco di Rimini hanno richiesto alla Regione Emilia-Romagna il raddoppio delle squadre di intervento del volontari di Protezione Civile, che quindi passano dalle attuali otto (quattro per turno) a sedici (otto per turno). L’Agenzia Regionale di Protezione Civile ha inviato sei squadre di volontari da Forlì, due squadre da Ravenna e due da Ferrara. Straordinario anche l’impegno dell’intero corpo dei Vigili del Fuoco che opera con ben 17 squadre (circa cento uomini), delle quali 11 del comando provinciale e 6 provenienti da altri comandi della Regione (3 da Forlì-Cesena, 1 da Reggio Emilia, 1 da Bologna e 1 da Ravenna). Nell’occasione i cittadini riminesi hanno dimostrato un prezioso spirito di collaborazione, non solo operando fattivamente, ma contribuendo a non esasperare le conseguenze dell’evento e segnalando situazioni critiche. Determinante poi il lavoro instancabile dei volontari della Protezione Civile, i quali continueranno ad assicurare il loro impegno fino a cessate necessità. Considerando che per l’eccezionalità dell’evento naturale calamitoso verficatosi e per i danni alle attività produttive dei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura si può configurare per i Comuni colpiti lo stato di calamità naturale e rendersi necessario un intervento finanziario a ristoro del danno subito, chiediamo pertanto al Governo di dare risposte con tempestività.